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brm_784280 - TITO Sesterce

TITO Sesterce BB
300.00 €
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Tipo : Sesterce
Data: 80-81
Nome della officina / città: Bithynie ou Thrace
Metallo : rame
Diametro : 33 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 24,29 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie idéalement centrée à l’usure régulière. Joli portrait de Titus. Patine marron
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP T CAES DIVI VESP F AVG P M TR P COS VIII.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Titus à droite (O*).
Traduzione diritto : “Imperator Titus Cæsar Divi Vespasianus Filius Augustus Pontifex Maximus Tribunicia Potestate Consul octavum”, (L’empereur Titus césar fils du divin Vespasien auguste, grand pontife, revêtu de la puissance tribunitienne, consul pour la huitième fois).

Rovescio


Titolatura rovescio : PAX - AVGVST/ S|C.
Descrittivo rovescio : Pax (la Paix) drapée, debout à gauche, tenant un caducée de la main gauche et une branche d’olivier de la main droite.
Traduzione rovescio : “Pax Augusti”, (La Paix de l’auguste).

Commento


Ce type est très rare et a été successivement attribué à Lyon, un atelier bithynien et un atelier thrace. Les auteurs du Roman Provincial Coinage ont recensé 39 exemplaires. Ce type est souvent mal classé, parfois attribué à Rome. Ce type serait frappé après la divinisation de Vespasien en 80 et après les émissions de restitution. Ruban de type 3. Titus reçoit son huitième consulat le 1er janvier 80, alors que Domitien prend son septième.

Cronistoria


TITO

(1/07/69-13/09/81)

Augusto

Tito, nato il 30 dicembre 39, è il figlio maggiore di Vespasiano. Segue il padre in Giudea dove è legato della XV legione Apollinare. Dopo la proclamazione di Alessandria, Vespasiano lascia a lui il compito di completare la pacificazione della Giudea durante la quale si innamora di Bérénice (cfr. Commedia di Racine). Dopo la presa di Gerusalemme nell'estate del 70, celebrò il Trionfo con il padre nel gennaio del 71. Associato al potere dal padre, gli succedette il 24 giugno del 79, avendo rotto con la bella principessa ebrea nel 75. Il suo regno n fu solo una serie di catastrofi, l'eruzione del Vesuvio nel 79 che distrusse Pompei ed Ercolano, poi l'incendio di Roma nell'80. Morì nell'81, forse assassinato su istigazione del fratello Domiziano (Svetonio). È descritto come "la gioia dell'umanità".

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