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bga_403659 - HELVETI (Current Switzerland) Statère de Philippe II, imitation celtique en plomb doré

HELVETI (Current Switzerland) Statère de Philippe II, imitation celtique en plomb doré q.BB
180.00 €
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Tipo : Statère de Philippe II, imitation celtique en plomb doré
Data: Ier siècle avant J.-C.
Metallo : piombo
Diametro : 18,5 mm
Asse di coniazione : 10 h.
Peso : 4,42 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Statère sur un flan en plomb, irrégulier, avec des types à peine identifiables et des restes de la pellicule d’or
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête laurée à droite aux mèches ondulées, imitant la tête de Philippe II.

Rovescio


Descrittivo rovescio : Bige à droite. Les chevaux bondissant, avec un canthare sous les pattes avant. L'aurige au-dessus de la roue du char, tenant un fouet. Légende au-dessous du bige, mais pas de ligne d’exergue.
Legenda rovescio : fILIPP.U.

Commento


Monnaie à peine identifiable mais techniquement intéressante, très proche du n° 1371 de MONNAIES XV. Ce statère constitue un exemple parfait des premières falsifications monétaires..

Cronistoria


HELVETI (Current Switzerland)

(III - I secolo a.C.)

Gli Elvezi occuparono il territorio dell'attuale Svizzera. I loro vicini erano i Séquane e gli Allobrogi. Secondo il racconto di Plinio, sarebbe stato Helicon, un elvetico, a far conoscere il vino ai Galli, che li avrebbe spinti ad invadere l'Italia nel IV secolo a.C.. -VS. Gli Elvezi erano divisi in quattro pagi comprendenti i Tigurini ei Verbigenini. Nel 58 a.C. -VS. , secondo Cesare, il loro territorio comprendeva quarantadue fortezze e quattrocento villaggi. Sono all'origine dell'intervento degli eserciti romani in Gallia. Infatti, spinti dai tedeschi, avrebbero deciso di emigrare verso Occidente verso il paese di Santons, attraversando il territorio di Séquanes, Lingons e Aedui. Quest'ultimo fece appello a Cesare perché li difendesse in nome dell'amicizia che li legava ai Romani.. Gli Elvezi, per essere sicuri di non tornare, distrussero i loro villaggi, le loro case ei loro raccolti.. Sconfitti nei pressi di Bibracte, i superstiti furono costretti a rientrare nel proprio territorio. Gli Elvezi fornirono un contingente di ottomila uomini per l'esercito di soccorso. Cesare (BG. IO; IV, 10; VI, 25; VII, 75). Corta: 16, 44, 51, 71, 94, 244, 310, 312, 338, 350, 352-353, 359, 362, 364.

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