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fme_863579 - HELVETI (Current Switzerland) Médaille, Reproduction du Potin du “type de Zürich”, n°174

HELVETI (Current Switzerland) Médaille, Reproduction du Potin du “type de Zürich”, n°174 SPL
90.00 €
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Tipo : Médaille, Reproduction du Potin du “type de Zürich”, n°174
Data: 1971
Nome della officina / città: Monnaie de Paris
Quantità coniata : 500
Metallo : rame
Diametro : 49,5 mm
Asse di coniazione : 3 h.
Peso : 143,88 g.
Orlo : lisse + corne CUIVRE + 1971 + N°174/500
Marchio : corne CUIVRE
Commenti sullo stato di conservazione:
Patine hétérogène

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Axe de symétrie vertical, orné de quatre demi-cercles aux extrémités bouletées.

Rovescio


Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Bouquetin (?) à gauche, retournant la tête ; la queue en esse au-dessus du dos, deux cornes aux extrémités bouletées, et sabots refendus ; l’animal est vu de profil avec deux pattes mais deux sabots à chacune.

Commento


Médaille numérotée avec sa boîte cartonnée bleue.

Cronistoria


HELVETI (Current Switzerland)

(III - I secolo a.C.)

Gli Elvezi occuparono il territorio dell'attuale Svizzera. I loro vicini erano i Séquane e gli Allobrogi. Secondo il racconto di Plinio, sarebbe stato Helicon, un elvetico, a far conoscere il vino ai Galli, che li avrebbe spinti ad invadere l'Italia nel IV secolo a.C.. -VS. Gli Elvezi erano divisi in quattro pagi comprendenti i Tigurini ei Verbigenini. Nel 58 a.C. -VS. , secondo Cesare, il loro territorio comprendeva quarantadue fortezze e quattrocento villaggi. Sono all'origine dell'intervento degli eserciti romani in Gallia. Infatti, spinti dai tedeschi, avrebbero deciso di emigrare verso Occidente verso il paese di Santons, attraversando il territorio di Séquanes, Lingons e Aedui. Quest'ultimo fece appello a Cesare perché li difendesse in nome dell'amicizia che li legava ai Romani.. Gli Elvezi, per essere sicuri di non tornare, distrussero i loro villaggi, le loro case ei loro raccolti.. Sconfitti nei pressi di Bibracte, i superstiti furono costretti a rientrare nel proprio territorio. Gli Elvezi fornirono un contingente di ottomila uomini per l'esercito di soccorso. Cesare (BG. IO; IV, 10; VI, 25; VII, 75). Corta: 16, 44, 51, 71, 94, 244, 310, 312, 338, 350, 352-353, 359, 362, 364.

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