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brm_810077 - VESPASIANO, TITO e DOMIZANO Denier

VESPASIANO, TITO e DOMIZANO Denier q.SPL
420.00 €
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Tipo : Denier
Data: janvier - juin
Data: 70
Nome della officina / città: Tarragone
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 900 ‰
Diametro : 18,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 2,89 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan ovale, centré des deux côtés. Métal légèrement cristallisé mais stable. Jolis portraits. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP CAESAR VESPASIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Vespasien à droite (O*).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Vespasianus Augustus”, (l’empereur césar Vespasien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : CAESAR AVG F COS CAESAR AVG F PR.
Descrittivo rovescio : Bustes affrontés de Titus à gauche et de Domitien à droite, têtes nues.
Traduzione rovescio : “Cæsar Augusti Filius Consul Cæsar Augusti Filius Prætor”, (césar fils d’auguste consul césar fils d’auguste préteur).

Commento


Poids léger. C’est la première fois que nous présentons ce type pour l’atelier de Tarragone ! .

Cronistoria


VESPASIANO, TITO e DOMIZANO

(69-79)

Nato nel 39, Tito è il primogenito di Vespasiano e Flavia Domitilla. Nel 66, quando Vespasiano ricevette da Nerone il proconsolato e tre legioni con l'incarico di reprimere la rivolta giudea appena scoppiata, Tito seguì il padre in Giudea, dove fu legato della XV legione Apollinare. Dopo la proclamazione di Alessandria, il 1° luglio 69, dove Vespasiano fu acclamato augusto, il nuovo imperatore lasciò a lui il compito di completare la pacificazione della Giudea durante la quale si innamorò di Berenice (cfr.. pezzo di Racine). Dopo aver preso Gerusalemme nell'estate del 70, celebrò il trionfo con il padre nel gennaio del 71. Domiziano, secondogenito di Vespasiano, nacque nel 51. Nel dicembre del 69 si trovava a Roma con lo zio Flavio Sabino durante l'incendio capitolino.. Sopravvive, ma suo zio muore lì.. È Domiziano che rappresenta Vespasiano a Roma. Coglie l'occasione per condurre una vita dissoluta. Vespasiano accorcia le operazioni in Giudea, lascia Tito, suo figlio maggiore, per completare l'assedio di Gerusalemme e torna a Roma per riprendere le redini del potere. Coglie l'occasione per togliere il figlio più giovane dal centro delle decisioni. Tito diventa co-reggente con il padre, mentre Domiziano viene mantenuto nel ruolo subordinato di Cesare.

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