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brm_311717 - TITO As

TITO As q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2015)
Prezzo : 450.00 €
Tipo : As
Data: juillet - décembre
Data: 72
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Diametro : 27 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 10,70 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan épais bien centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Très beau portrait de Titus César. Joli revers de haut relief inhabituel. Très belle patine vert foncé
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : T CAESAR VESPASIAN IMP III PON TR POT II COS II.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Titus à droite (O*).
Traduzione diritto : “Titus Cæsar Vespasianus Imperator tertium Pontifex Tribunicia Potestate iterum Consul iterum”, (Titus césar Vespasien revêtu de la troisième acclamation impériale pontife revêtu de la deuxième puissance tribunitienne consul pour la deuxième fois).

Rovescio


Titolatura rovescio : VICTORIA - AVGVSTI/ -|-// SC.
Descrittivo rovescio : Victoria (la Victoire) marchant à droite, tenant une palme de la main gauche et une couronne de la main droite devant une enseigne militaire surmontée d’une main.
Traduzione rovescio : “Victoria Augusti”, (La Victoire de l’auguste).

Commento


Ce type est en fait beaucoup plus rare que ne le laissent supposer les ouvrages généraux. Même coin de droit que l’exemplaire du British Museum (RIC.2 1/ 485, pl. 36). Portrait et légende de droit inhabituels.

Cronistoria


TITO

(1/07/69-13/09/81)

Augusto con Vespasiano

Tito, nato il 30 dicembre 39, è il figlio maggiore di Vespasiano. Segue il padre in Giudea, dove è legato della XV legione Apollinare. Dopo la proclamazione di Alessandria, Vespasiano lascia a lui il compito di completare la pacificazione della Giudea, durante la quale si innamora di Bérénice (cfr. Commedia di Racine). Dopo la presa di Gerusalemme nell'estate del 70, celebrò il trionfo con il padre nel gennaio del 71. Associato al potere dal padre, gli succedette il 24 giugno del 79, avendo rotto con la bella principessa ebrea nel 75. Il suo regno n è solo una serie di disastri: l'eruzione del Vesuvio del 24 agosto 79 che distrusse Pompei ed Ercolano, poi l'incendio di Roma nell'80. Morì nell'81, forse assassinato su istigazione del fratello Domiziano (Svetonio).

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