v26_0165 - SCIPION ET CRASSUS Denier
MONNAIES 26 (2006)
Prezzo di inizio : 450.00 €
Valutazione : 950.00 €
Prezzo realizzato : 492.00 €
Numero di offerte : 3
Offerta maxima : 1 010.00 €
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Tipo : Denier
Data: 47-46
Nome della officina / città: Afrique, Utique
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 950 ‰
Diametro : 18 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,49 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Usure importante, mais exemplaire parfaitement lisible et identifiable
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : Q. METEL. PIV[S]/ [S]CIPIO IMP/ GT. - A.
Descrittivo diritto : Genius (Génie) de l’Afrique (Sekhet) debout de face avec le masque de lion, tenant l’ankh de la main droite.
Traduzione diritto : “Quintus Metellus Pius Scipio Imperator/ Genius Tetelaris Africæ”, (Quintus Metellus pieux Scipion imperator/ Génie tutélaire de l’Afrique).
Rovescio
Titolatura rovescio : P. CRASSVS IVN/ [LE]G PRO PR.
Descrittivo rovescio : Victoria (la Victoire) debout à gauche, tenant un caducée de la main droite et un petit bouclier rond de la gauche.
Traduzione rovescio : Publius Crassus Iunianus Legatus Pro Prætor”, (Publius Crassus Junianus légat propréteur).
Commento
Poids léger, peut-être fourré. Pour ce type, M. Crawford a relevé une estimation inférieure à 30 coins de droit et à 33 coins de revers. Ce denier est l’un des plus rares de la période des guerres civiles.
Light weight, possibly lined. For this type, Mr. Crawford noted a lower estimate of 30 obverse dies and 33 reverse dies. This denarius is one of the rarest from the Civil War period.
Light weight, possibly lined. For this type, Mr. Crawford noted a lower estimate of 30 obverse dies and 33 reverse dies. This denarius is one of the rarest from the Civil War period.
Cronistoria
SCIPION ET CRASSUS
(47-46 a.C.)
Scipione, che rivelò a Cicerone la congiura di Catilina nel 62 a.C., era stato console con Pompeo nel 52 a.C.. Comandò il centro nella battaglia di Farsalo il 6 giugno 48 a.C.. Successivamente trovò rifugio in Africa dove la famiglia Scipione aveva considerevoli latifondi (possedimenti agricoli) con il figlio maggiore di Pompeo. Il quartier generale dei pompeiani si trovava a Utica a una trentina di chilometri dalle rovine di Cartagine. Cesare sbarcò in Africa e la battaglia finale ebbe luogo a Thapsus il 6 febbraio 46 aC Scipione e il suo alleato, Giuba I re di Mauretania, furono sconfitti. Disperato per poter scappare, Scipione si suicidò come fece Catone a Utica. Cesare creò la provincia dell'Africa Nova e diede un nuovo status al territorio di Cartagine. Tornò quindi a Roma dove celebrò un quadruplo trionfo.
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