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brm_587364 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus MS
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2022)
Prezzo : 350.00 €
Tipo : Follis ou nummus
Data: 302 - mi 304
Data: 300 - mi 304
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : rame
Diametro : 27,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 11,05 g.
Grado di rarità : INÉDIT
Officine: 1re
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : I-MP MAXIMIANVS P AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Maximien Hercule à droite drapé sur l’épaule, vu de trois quarts en avant (B*01).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Pius Augustus”, (L’empereur Maximien pieux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : GENIO POPV-LI ROMANI/ (AUTEL)|A// PLG.
Descrittivo rovescio : Genius (Génie) debout à gauche, coiffé du modius, le manteau sur l'épaule gauche, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la main gauche.
Traduzione rovescio : “Genio Populi Romani”, (Au Génie du Peuple romain).

Commento


Poids lourd. Avec son argenture superficielle. Rubans de type 3. Cuirasse lisse, Épaulière ornée d’une palme. Ptéryges fines. Seulement un exemplaire recensé dans l’ouvarge de Pierre Bastien, celui du British Museum (B. 319a) avec ces césure de légende revers. . Césure de légende de droit qui ne semble pas avoir été signalé. Semble inédit et non recensé. De la plus grande rareté.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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