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brm_487871 - MASSIMIANO ERCOLE Argenteus

MASSIMIANO ERCOLE Argenteus SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2019)
Prezzo : 280.00 €
Tipo : Argenteus
Data: 294
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 900 ‰
Diametro : 18,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 2,50 g.
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan ovale, un peu court sur la légende de droit avec les grènetis visibles. Très belle tête de Maximien Hercule. Joli revers de style fin. Jolie patine de collection ancienne avec des reflets dorés
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : MAXIMI-ANVS AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Maximien Hercule à droite (O*).
Traduzione diritto : “Maximianus Augustus”, (Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VIRTVS - MILITVM.
Descrittivo rovescio : Les Tétrarques, Dioclétien, Maximien, Constance et Galère, vêtus militairement, deux par deux, sacrifiant au-dessus d'un trépied allumé placé devant une enceinte composée de six tours.
Traduzione rovescio : “Virtus Militum”, (La Virilité des soldats).

Commento


Poids léger. Rubans de type 1 aux extrémités bouletées.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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