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brm_477003 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus MS
250.00 €
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Tipo : Aurelianus
Data: 1er mars - 20 novembre
Data: 293
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 22,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,10 g.
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie de toute beauté ! Buste magnifique et revers d’une rare finesse. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié consulaire de Maximien Hercule à gauche, vu de trois quarts en avant, tenant un scipio de la main droite (H2).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Augustus”, (L’empereur Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VO-TI-S X/ -|-// -.
Descrittivo rovescio : Dioclétien et Maximien Hercule debout face à face, vêtus de la toge, sacrifiant au-dessus d’un trépied allumé, tenant ensemble une patère ; Dioclétien tient un sceptre court de la main gauche ainsi que Maximien.
Traduzione rovescio : “Votis Decennalibus”, (Vœux pour le dixième anniversaire.

Commento


Poids léger. Avec l’intégralité de son argenture. Manteau consulaire richement ornementé.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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