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bpv_698497 - MACRINO Tétradrachme syro-phénicien

MACRINO Tétradrachme syro-phénicien BB
125.00 €
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Tipo : Tétradrachme syro-phénicien
Data: 217-218
Nome della officina / città: Émèse, Syrie, Séleucie et Pierie
Metallo : billone
Diametro : 26 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 12,38 g.
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan ovale, bien centré des deux côtés, un peu court sur les légendes à l’usure régulière. Belle tête de Macrin. Frappe un peu molle au revers. Patine grise superficielle
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Descrittivo diritto : Tête de Macrin à droite, lauré, vu de trois-quarts en avant, l’un des deux rubans de la couronne descendant sur l’épaule (O*).
Legenda diritto : AUT K. M. OP SE. MAKRINOS SEB, (Autokratoros Kaisaros Markos Opellios Seuhros Makrinos Sebastos).
Traduzione diritto : (L’empereur césar Marc Opel Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Descrittivo rovescio : Aigle debout à droite, les ailes déployées, la tête et la queue tournées à gauche, tenant dans son bec une couronne perlée ; H dans le champ à gauche sous la couronne, buste radié, drapé et cuirassé de Shamash à gauche entre les pattes de l’aigle.
Legenda rovescio : DHMARC. EX. UPATO S.PP, (Dhmarcikhs Ex Upatos Patri Patridos).
Traduzione rovescio : (Revêtu de la puissance tribunitienne consul père de la patrie).

Commento


Dans la base TSP maintenue par Michel Prieur, trente exemplaires sont maintenant répertoriés.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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