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bpv_673106 - MACRINO Tétradrachme syro-phénicien

MACRINO Tétradrachme syro-phénicien MS
450.00  €
-10%
Prix promo : 405.00 €
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Tipo : Tétradrachme syro-phénicien
Data: 217-218
Nome della officina / città: Laodicée, Syrie, Séleucie et Piérie
Metallo : billone
Diametro : 25 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 14,19 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle sur un flan bien centré, mais un peu court sur les légendes. Tête de Macrin de toute beauté. Revers fantastique. Magnifique patine de médaillier avec des reflets mordorés. Conserve l’intégralité de son brillant de frappe et de son coupant d’origine
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Descrittivo diritto : Tête laurée de Macrin à droite (O*).
Legenda diritto : AUT K M OP SEOU MAKREINOS. SE, (Autokratoros Kaisaros Markos Opellios Seouhros Makrinos Sebastos).
Traduzione diritto : (L’empereur césar Marc Opel Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Descrittivo rovescio : Aigle debout de face, les ailes déployées, la tête tournée à gauche, tenant une couronne dans son bec ; une étoile entre les pattes de l’aigle.
Legenda rovescio : DHMARC. - EX. UPATOS PP, (Dhmarcikhs Ex Upatos Patri Patridos).
Traduzione rovescio : (Revêtu de la puissance tribunitienne consul père de la patrie).

Commento


Poids lourd. Rubans de type 2. Cet exemplaire est illustré dans l’ouvrage de M&K Prieur, p. 138, n° 1181.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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