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fwo_557725 - ITALIA - REGNO DI NAPOLI - GIOACCHINO MURAT Piastre de 12 Carlini, 1er type 1810 Naples

ITALIA - REGNO DI NAPOLI - GIOACCHINO MURAT Piastre de 12 Carlini, 1er type 1810 Naples SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2020)
Prezzo : 1 500.00 €
Tipo : Piastre de 12 Carlini, 1er type
Data: 1810
Nome della officina / città: Napoli
Quantità coniata : ---
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 833,33 ‰
Diametro : 38,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 27,51 g.
Orlo : en relief ** ** DIO PROTEGGE **** IL RE E IL REGNO (Dieu protège le roi et le royaume)
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Très bel exemplaire conservant d’excellents reliefs. Patine gris clair
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : GIOACCHINO NAPOL. RE DELLE DUE SICIL..
Descrittivo diritto : Tête nue de Joachim Murat à gauche.
Traduzione diritto : (Joachim Napoléon roi des Deux Siciles).

Rovescio


Titolatura rovescio : * PRINCIPE E GRAND’ AMMIRAGLIO DI FRANCIA.
Descrittivo rovescio : Couronne avec inscription en trois lignes : DODICI/CARLINI/ 1810.
Traduzione rovescio : (Prince et grand amiral de France).

Commento


La piastre de 12 carlini existe avec la tête à gauche (1er type, 1809 et 1810) et la tête à droite (2e type, 1810).

Cronistoria


ITALIA - REGNO DI NAPOLI - GIOACCHINO MURAT

(15/07/1808-9/05/1815)

Gioacchino Murat (25/03/1767-13/10/1815), generale e aiutante di campo di Bonaparte nel 1796, sposò Carolina Bonaparte nel 1800; è Governatore di Parigi, Maresciallo, Principe dell'Impero. Ricevette il principato di Berg al quale si aggiunse quello di Cleves (1806-1808) e fu nominato re di Napoli al posto di Giuseppe nel 1808. Complottò con Talleyrand e Fouché, ma non cadde in disgrazia. Se partecipa alla campagna di Russia, Murat tradisce dopo Lipsia e tratta con gli anglo-austriaci per mantenere il suo regno con il consenso di Carolina. Nel 1815 prese contatto con Napoleone che si trovava all'isola d'Elba, tentò di risollevare l'Italia, ma fu definitivamente sconfitto a Tolentino il 2 maggio e dovette lasciare il paese il 9 maggio. Ritiratosi in Provenza, avvicinato da provocatori, sbarcò l'8 ottobre in Calabria. Fu subito arrestato e processato, condannato e giustiziato il 13 ottobre, come il duca d'Enghein, che aveva fatto fucilare undici anni prima nei fossi di Vincennes..

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