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fwo_909175 - ITALIA - REGNO DI NAPOLI - GIOACCHINO MURAT 20 Lire or, rameaux longs 1813 Naples

ITALIA - REGNO DI NAPOLI - GIOACCHINO MURAT 20 Lire or, rameaux longs 1813 Naples BB
1 600.00 €
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Tipo : 20 Lire or, rameaux longs
Data: 1813
Nome della officina / città: Napoli
Quantità coniata : 42756
Metallo : oro
Titolo in millesimi : 900 ‰
Diametro : 21 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 6,39 g.
Orlo : en creux * DIO PROTEGGE * IL * REGNO (Dieu protège le royaume)
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Des rayures dans les champs, quelques marques sur la tranche pouvant laisser penser que la monnaie a été montée en bijou
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : GIOACCHINO - NAPOLEONE.// 1813..
Descrittivo diritto : Tête nue de Joachim Murat à gauche.
Traduzione diritto : (Joachim Napoléon).

Rovescio


Titolatura rovescio : REGNO DELLE DUE SICILIE..
Descrittivo rovescio : 20./ LIRE entre une branche de laurier et une branche d’olivier croisées.
Traduzione rovescio : (Royaume des Deux Siciles).

Commento


Pour la pièce de 20 lire, nous avons neuf variétés différentes entre les branches courtes ou longues du revers qui sont en réalité des variantes de coins. Cet exemplaire est en frappe médaille.

Cronistoria


ITALIA - REGNO DI NAPOLI - GIOACCHINO MURAT

(15/07/1808-9/05/1815)

Gioacchino Murat (25/03/1767-13/10/1815), generale e aiutante di campo di Bonaparte nel 1796, sposò Carolina Bonaparte nel 1800; è Governatore di Parigi, Maresciallo, Principe dell'Impero. Ricevette il principato di Berg al quale si aggiunse quello di Cleves (1806-1808) e fu nominato re di Napoli al posto di Giuseppe nel 1808. Complottò con Talleyrand e Fouché, ma non cadde in disgrazia. Se partecipa alla campagna di Russia, Murat tradisce dopo Lipsia e tratta con gli anglo-austriaci per mantenere il suo regno con il consenso di Carolina. Nel 1815 prese contatto con Napoleone che si trovava all'isola d'Elba, tentò di risollevare l'Italia, ma fu definitivamente sconfitto a Tolentino il 2 maggio e dovette lasciare il paese il 9 maggio. Ritiratosi in Provenza, avvicinato da provocatori, sbarcò l'8 ottobre in Calabria. Fu subito arrestato e processato, condannato e giustiziato il 13 ottobre, come il duca d'Enghein, che aveva fatto fucilare undici anni prima nei fossi di Vincennes..

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