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v18_0140 - GIUDAEA - SEGUNDA RIBELLIONE DI BAR KOKHBA Moyen bronze Æ 26

GIUDAEA - SEGUNDA RIBELLIONE DI BAR KOKHBA Moyen bronze Æ 26 SPL
MONNAIES 18 (2003)
Prezzo di inizio : 300.00 €
Valutazione : 600.00 €
Prezzo realizzato : 350.00 €
Numero di offerte : 3
Offerta maxima : 373.00 €
Tipo : Moyen bronze Æ 26
Data: 134-135
Nome della officina / città: Gerusalemo
Metallo : bronzo o rame
Diametro : 25,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 13,74 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle pour ce type de monnayage avec une magnifique patine verte
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : INSCRIPTION HÉBRAÏQUE.
Descrittivo diritto : Feuille de vigne.
Traduzione diritto : (Pour la Liberté de Jérusalem).

Rovescio


Titolatura rovescio : INSCRIPTION HÉBRAÏQUE.
Descrittivo rovescio : Palmier avec sept palmes.
Traduzione rovescio : (Simon prince d’Israël).

Commento


Cet exemplaire est surfrappé sur un dupondius frappé en 132-133.

Cronistoria


GIUDAEA - SEGUNDA RIBELLIONE DI BAR KOKHBA

(132-135)

Nel 132, per forzare l'assimilazione e porre fine al giudaismo ribelle, l'imperatore Adriano decise di costruire sulle rovine di Gerusalemme (distrutta da Tito nel 70) una città greco-romana, Ælia Capitolina (Ælius è il cognome di Adriano), e il piano prevedeva, suprema profanazione, la costruzione di un tempio dedicato a Giove Capitolino sulle rovine del Tempio. Inoltre, la "lex Cornelia de sicariis et veneficis" vieta la circoncisione e il sabato. Questa persecuzione religiosa provoca una rivolta armata, sull'esempio dei Maccabei. Simon Ben Cocheba (o Kosiba) prende la guida del movimento, atteggiandosi e riconoscendosi come il Messia diventando Bar Kokhba "figlio della stella". Guida i guerriglieri e inizialmente ottiene un certo successo, nonostante le rivalità all'interno del suo campo.. Ma non può prevalere sulle legioni giunte in rinforzo da tutto l'Impero e poste sotto il comando di Sesto Giulio Severo, legato di Bretagna. Nel 135 morì nella fortezza di Bethar, a sud-ovest di Gerusalemme, dove si era rifugiato. La rivolta fu repressa al costo di mezzo milione di morti tra gli insorti. La caduta di Bethar, il 9 aC, lo stesso giorno dell'anniversario della caduta del primo, poi del secondo Tempio, segna per molti secoli la fine di ogni accenno di indipendenza ebraica in Palestina..

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