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bga_423753 - GALLIA - GALLIA DELLO SETTENTRIONALE - ÆDUI (BIBRACTE, Regione dello Mont-Beuvray) Denier BELINOC à la corne d’abondance

GALLIA - GALLIA DELLO SETTENTRIONALE - ÆDUI (BIBRACTE, Regione dello Mont-Beuvray) Denier BELINOC à la corne d’abondance q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2017)
Prezzo : 620.00 €
Tipo : Denier BELINOC à la corne d’abondance
Data: Ier siècle avant J.-C
Nome della officina / città: Autun (71)
Metallo : argento
Diametro : 14 mm
Asse di coniazione : 4 h.
Peso : 1,94 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Très bel exemplaire pour ce type rarissime, sur un flan un peu irrégulier, mais avec des types centrés. Faiblesse de frappe sur l’avant du cheval. Sinon, usure homogène et agréable patine grise
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient très vraisemblablement d’un ancien trésor de deniers dispersé en partie en 2016 (en Allemagne)

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête casquée à gauche, le cimier orné ; grènetis.

Rovescio


Titolatura rovescio : BELINOC.
Descrittivo rovescio : Cheval bondissant à gauche, une corne d’abondance entre ses jambes ; légende au-dessus du cheval.

Commento


La typologie et le style de ce denier le rapprochent très clairement du type ILANTOS / CASSISVRATOS (DT. 2355). Ce denier est pourtant classé dans le Nouvel Atlas en “monnayage tardif de la Loire moyenne”, série 589 (avec la classe au temple). Le denier ILANTOS / CASSISVRATOS est quand à lui été conservé en monnayage spécifique de Jersey alors même que le commentaire précise que “l’origine continentale de ce quinaire, proche du type BELINOC (BN. 6378-6380), est très probable”.

Cronistoria


GALLIA - GALLIA DELLO SETTENTRIONALE - ÆDUI (BIBRACTE, Regione dello Mont-Beuvray)

(II - I secolo a.C.)

Gli Aedui (Aedui), che si potrebbe tradurre come gli "Ardenti", furono certamente, dopo gli Arverni, il popolo più importante della Gallia. Il loro territorio si estendeva tra Senna, Loira e Saône sugli attuali dipartimenti di Saône-et-Loire, Nièvre, parte della Côte-d'Or e Allier. Occupavano una posizione strategica sulla linea di demarcazione tra il Mediterraneo, l'Atlantico e la Manica.. Gli Edui, eterni rivali degli Arverni, li avevano sostituiti dopo la fine dell'Impero Arverni e la sconfitta del 121 a.C.. -VS. Fedeli alleati dei romani dall'inizio della seconda guerra punica, quando Annibale attraversò la Gallia nel 218 a.C.. -VS. , è grazie alla loro alleanza che Domizio Enobarbo avrebbe potuto giustificare il suo intervento contro gli Allobrogi nel 121 a.C.. -VS. Non erano estranei all'intervento romano in Gallia e allo scoppio della guerra. Nel 58 a.C. -VS. , gli Edui si appellarono a Cesare perché li proteggesse dall'invasione sveva di Ariovisto che minacciava il loro territorio e poi ancora per contenere la spinta elvetica. Se il vergobret Liscus, magistrato principale degli Edui, rimase fedele all'alleanza romana, parte dell'oligarchia degli Edui si unì al campo gallico con Dumnorix e Divitiacos. Gli Edui rimasero fedeli all'alleanza romana durante la guerra, anche se Cesare stimò in trentacinquemila uomini gli Edui che parteciparono alla coalizione gallica.. Cesare non ce l'aveva con loro ed essi ricevettero direttamente la cittadinanza perché ritenuti "fratelli consanguinei dei Romani". Il loro oppidum era Bibracte (Mont-Beuvray), ma lo abbandonarono nel 15 a.C.. -VS. andare a fondare Augustodunum (Autun). Cesare (BG. I, 10, 33; VII, 32, 33); Strabone (g. VI, 3). Corta: 21, 46, 69-70, 187, 251, 348-349, 351, 359, 362, 364-365.

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