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v32_0982 - MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Triens de bas titre, avec deux croix et sans globule

MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere Triens de bas titre, avec deux croix et sans globule BB/q.SPL
MONNAIES 32 (2007)
Prezzo di inizio : 750.00 €
Valutazione : 1 200.00 €
Prezzo realizzato : 950.00 €
Numero di offerte : 5
Offerta maxima : 1 320.00 €
Tipo : Triens de bas titre, avec deux croix et sans globule
Data: (VIIe siècle)
Nome della officina / città: Banassac
Metallo : oro
Diametro : 12,4 mm
Asse di coniazione : 9 h.
Peso : 0,82 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Joli triens relativement complet, avec la légende bien lisible. Frappe vigoureuse au droit comme au revers, mais sur un flan de mauvais aloi qui nuit à l’aspect général de la monnaie
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête barbare diadémée, à droite ; diadème perlé ; deux croisettes devant le visage.

Rovescio


Titolatura rovescio : GAVALETANO // BAH.
Descrittivo rovescio : Calice à deux anses, posé sur une ligne d’exergue perlée.

Commento


Les triens de ce type sont attribués à SIGEBERT et sont relativement abondants ce qui a permis d'en réaliser une étude précise, avec des différenciations parfois subjectives ! Sur cet exemplaire, appartenant vraisemblablement à la série M, "Avec deux croix et sans globule", la légende du revers est entièrement lisible bien qu'en bord de flan.
Au revers, on observe un globule sous l'anse du calice, à droite. Exemplaire de poids faible, de mauvais aloi.

Cronistoria


MONETE DELLO MEROVINGI - BANASSAC (BANNACIACO) - Lozere

(VII secolo)

Durante i primi tre secoli della nostra era Banassac, conosciuta come Banaciacum, era la seconda città del Gévaudan dopo Javols (Gabalum). Si estende sull'attuale posizione del villaggio, lungo le rive dell'Urugne fino alla scarpa di Malepeyre. La sua prosperità è dovuta alla produzione di ceramiche sigillate. I laboratori di ceramica si trovavano sulle rive dell'Urugne. Il loro insediamento è facilitato dalla presenza in loco di argilla di buona qualità, dalla vicinanza di un fiume, dalla legna da ardere per i forni e dalla vicinanza di un asse di comunicazione che collega Millau a Javols. Banassac era di nuovo famoso nel Medioevo grazie alle sue zecche, che ne fecero uno dei centri più attivi del Gévaudan nel VI e VII secolo. Era la città dove veniva coniato il maggior numero di monete d'oro, sous e triens; alcuni coniati con le effigi di Childeberto II o Cariberto II re d'Aquitania e d'Austrasia. Secondo alcuni, la decima delle monete d'oro merovingie conservate fu coniata a Banassac. Il motivo ricorrente di Banassac è un vaso, forse un residuo di una tradizione della ceramica....

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