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v39_0898 - 5 lire 1813 Naples VG.2255

5 lire 1813 Naples VG.2255  BB
MONNAIES 39 (2009)
Prezzo di inizio : 450.00 €
Valutazione : 700.00 €
Prezzo realizzato : 480.00 €
Numero di offerte : 2
Offerta maxima : 570.00 €
Tipo : 5 lire
Data: 1813
Nome della officina / città: Napoli
Quantità coniata : 36916
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 900 ‰
Diametro : 37,23 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 24,88 g.
Orlo : en creux : * DIO PROTEGGE IL REGNO
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Usure assez faible de circulation sur les reliefs. Bonne frappe et petites taches au droit. La monnaie est recouverte d’une jolie patine grise de collection
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : GIOACCHINO - NAPOLEONE. //1813..
Descrittivo diritto : Tête nue de Joachim Murat à droite.
Traduzione diritto : (Joachim Napoléon).

Rovescio


Titolatura rovescio : REGNO DELLE DUE SICILIE// 5./ LIRE.
Descrittivo rovescio : Écu entouré d'un collier et surmonté d'un heaume, soutenu par deux divinités marines, posé sur un manteau couronné, brochant un sceptre et une main de justice.
Traduzione rovescio : (Royaume des Deux Siciles).

Commento


Petit défaut de listel au revers à 9h.

Cronistoria


ITALIA - REGNO DI NAPOLI - GIOACCHINO MURAT

(15/07/1808-9/05/1815)

Gioacchino Murat (25/03/1767-13/10/1815), generale e aiutante di campo di Bonaparte nel 1796, sposò Carolina Bonaparte nel 1800; è Governatore di Parigi, Maresciallo, Principe dell'Impero. Ricevette il principato di Berg al quale si aggiunse quello di Cleves (1806-1808) e fu nominato re di Napoli al posto di Giuseppe nel 1808. Complottò con Talleyrand e Fouché, ma non cadde in disgrazia. Se partecipa alla campagna di Russia, Murat tradisce dopo Lipsia e tratta con gli anglo-austriaci per mantenere il suo regno con il consenso di Carolina. Nel 1815 prese contatto con Napoleone che si trovava all'isola d'Elba, tentò di risollevare l'Italia, ma fu definitivamente sconfitto a Tolentino il 2 maggio e dovette lasciare il paese il 9 maggio. Ritiratosi in Provenza, avvicinato da provocatori, sbarcò l'8 ottobre in Calabria. Fu subito arrestato e processato, condannato e giustiziato il 13 ottobre, come il duca d'Enghein, che aveva fatto fucilare undici anni prima nei fossi di Vincennes..

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