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bpv_221095 - TRAIANO DECIO Sesterce

TRAIANO DECIO Sesterce SPL/q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2017)
Prezzo : 165.00 €
Tipo : Sesterce
Data: an 11
Nome della officina / città: Viminacium, Mésie Supérieure
Metallo : rame
Diametro : 28,50 mm
Asse di coniazione : 1 h.
Peso : 16,87 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan large et irrégulier. Très beau portrait légèrement stylisé. Revers intéressant, inhabituel, bien venu à la frappe. Jolie patine vert foncé, légèrement granuleuse
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP CAES C MES Q DECIVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré, drapé et cuirassé de Trajan Dèce à droite, vu de trois quarts en arrière (A*2).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Caius Messius Quintus Decius Pius Felix Augustus”, (L’empereur césar Caius Messius Quintus Dèce pieux heureux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : P M S C-OL VIM// AN XI.
Descrittivo rovescio : La Mésie drapée debout de face tournée à gauche, brandissant une branche d’olivier de la main droite et tenant de la main gauche, un long sceptre transversal surmonté d’une victoriola ; de chaque côté, un taureau à gauche tourné à droite et un lion à droite tourné à gauche.
Traduzione rovescio : “Provinciæ Moesiæ Superioris Colonia Viminacium/ anno undecimum”, (Province de Mésie Supérieure colonie de Viminacium/ onzième année).

Commento


Portrait de Philippe l’Arabe pour cette première émission où le portrait du nouvel empereur n’est pas encore connu. Première émission pour l’atelier avant que Dèce n’adopte le surnom de Trajan, inscrit ensuite sur toutes les monnaies. Variante très particulière avec un sceptre transversal nicéphore. Même coin de droit que l’exemplaire du musée de Budapest (SNG/H. 378, pl. XXXII).

Cronistoria


TRAIANO DECIO

(07/249-06/251)

Decio nacque nel 201 nella Bassa Pannonia. Dopo una brillante carriera che gli aprì le porte del Senato, fu governatore della Bassa Mesia sotto il regno di Alessandro Severo. Alla fine del regno di Filippo, vincitore sul Danubio delle orde barbariche, fu proclamato augusto nonostante il suo rifiuto. Lo scrive a Philippe che non gli crede e marcia contro di lui. Filippo e suo figlio vengono uccisi in battaglia vicino a Verona. Decio unisce al suo nome quello, prestigioso, di Traiano. Dopo un periodo a Roma, Decio si reca nel Danubio Limes. Abbandonato, il limes permise ai Goti di filtrare, devastando le province danubiane, da dove ebbe origine l'imperatore. Non riesce ad arginare l'invasione. Dal 250, una nuova piaga devasta l'Impero. La peste decimò la popolazione e gli armenti e indebolì ulteriormente il limes. Ha iniziato una persecuzione contro i cristiani nel 250 (Polyeucte, Corneille). L'anno successivo andò nel limes, sconfisse i Goti, ma suo figlio fu ucciso. Lui stesso trova la morte mentre vuole vendicarlo. È il primo imperatore a cadere in battaglia contro i barbari.

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