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v55_0130 - TITO Dupondius, (MB, Æ 28)

TITO Dupondius, (MB, Æ 28) BB
MONNAIES 55 (2012)
Prezzo di inizio : 480.00 €
Valutazione : 780.00 €
Prezzo realizzato : 480.00 €
Numero di offerte : 1
Offerta maxima : 638.00 €
Tipo : Dupondius, (MB, Æ 28)
Data: juillet - décembre
Data: 72
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Diametro : 27,50 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 12,19 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan large et ovale, bien centré des deux côtés. Beau portrait de Titus bien venu à la frappe. Joli revers inhabituel. Sans patine avec un métal légèrement corrodé
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de MONNAIES XXIVA, n° 294

Diritto


Titolatura diritto : T CAES IMP VESP - IMP IIII PON TR P II COS II.
Descrittivo diritto : Tête radiée de Titus à droite (O).
Traduzione diritto : “Titus Cæsar Imperator Vespasianus Imperator quartum Pontifex Tribunicia Potestate iterum Consul iterum”, (Titus césar empereur Vespasien revêtu de la quatrième acclamation impériale pontife revêtu de la deuxième puissance tribunitienne consul pour la deuxième fois).

Rovescio


Titolatura rovescio : CON-COR AVG/ S|C.
Descrittivo rovescio : Concordia (la Concorde) drapée debout à gauche, tenant une branche de la main droite et un sceptre transversal de la gauche.
Traduzione rovescio : “Concordia Augusti”, (La Concorde de l’auguste).

Commento


Poids léger. Rubans de type 2. C’est seulement le deuxième exemplaire connu, le premier est conservé à l’Ashmolean Museum d’Oxford. Dans MONNAIES XXIV, nous considérions ce dupondius comme unique.

Cronistoria


TITO

(1/07/69-13/09/81)

Augusto con Vespasiano

Tito, nato il 30 dicembre 39, è il figlio maggiore di Vespasiano. Segue il padre in Giudea, dove è legato della XV legione Apollinare. Dopo la proclamazione di Alessandria, Vespasiano lascia a lui il compito di completare la pacificazione della Giudea, durante la quale si innamora di Bérénice (cfr. Commedia di Racine). Dopo la presa di Gerusalemme nell'estate del 70, celebrò il trionfo con il padre nel gennaio del 71. Associato al potere dal padre, gli succedette il 24 giugno del 79, avendo rotto con la bella principessa ebrea nel 75. Il suo regno n è solo una serie di disastri: l'eruzione del Vesuvio del 24 agosto 79 che distrusse Pompei ed Ercolano, poi l'incendio di Roma nell'80. Morì nell'81, forse assassinato su istigazione del fratello Domiziano (Svetonio).

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