brm_136391 - TITO As
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Articolo venduto sul nostro negozio
Prezzo : 395.00 €
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Tipo : As
Data: 77-78
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : rame
Diametro : 27 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 9,71 g.
Grado di rarità : UNIQUE
Commenti sullo stato di conservazione:
Beau portrait. Usure régulière pour un type inhabituel. Patine verte. Joli revers
Diritto
Titolatura diritto : T CAES IMP PON TR P COS VI CENSOR.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Titus à gauche (O*1) avec un globe à la pointe du cou.
Traduzione diritto : “Titus Cæsar Imperator Pontifex Tribunicia Potestate Consul sextum Censor”, (Titus césar empereur pontife revêtu de la puissance tribunitienne consul pour la sixième fois censeur).
Rovescio
Titolatura rovescio : VICTORIA - NA[VALIS]/ S|C.
Descrittivo rovescio : Victoria (la Victoire) debout à droite, sur une proue de navire, tenant une couronne de la main droite et une palme de la gauche.
Traduzione rovescio : “Victoria Navalis”, (La Victoire Navale).
Commento
Poids léger. Semble complètement inédit et non répertorié avec le buste à gauche. Manque à tous les ouvrages consultés bien que signalé par les auteurs du Roman Imperial Coinage.
Lightweight. Appears to be completely unpublished and unlisted with the bust on the left. Missing from all consulted works although noted by the authors of the Roman Imperial Coinage
Lightweight. Appears to be completely unpublished and unlisted with the bust on the left. Missing from all consulted works although noted by the authors of the Roman Imperial Coinage
Cronistoria
TITO
(1/07/69-13/09/81)
Augusto con Vespasiano
Tito, nato il 30 dicembre 39, è il figlio maggiore di Vespasiano. Segue il padre in Giudea, dove è legato della XV legione Apollinare. Dopo la proclamazione di Alessandria, Vespasiano lascia a lui il compito di completare la pacificazione della Giudea, durante la quale si innamora di Bérénice (cfr. Commedia di Racine). Dopo la presa di Gerusalemme nell'estate del 70, celebrò il trionfo con il padre nel gennaio del 71. Associato al potere dal padre, gli succedette il 24 giugno del 79, avendo rotto con la bella principessa ebrea nel 75. Il suo regno n è solo una serie di disastri: l'eruzione del Vesuvio del 24 agosto 79 che distrusse Pompei ed Ercolano, poi l'incendio di Roma nell'80. Morì nell'81, forse assassinato su istigazione del fratello Domiziano (Svetonio).
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