E-auction 252-175242 - brm_469883 - TIBERIO Denier
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SENZA COSTI PER GLI ACQUIRENTI.
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| Valutazione : | 75 € |
| Prezzo : | 31 € |
| Offerta maxima : | 32 € |
| Data di fine vendita : | 12 febbraio 2018 14:34:00 |
| partecipanti : | 7 partecipanti |
Tipo : Denier
Data: c. 33-37
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 950 ‰
Diametro : 18,5 mm
Asse di coniazione : 5 h.
Peso : 2,83 g.
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie à l’usure très importante mais qui reste lisible et identifiable. Patine grise hétérogène
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : [TI CAESAR] DIVI - AVG F AVGVS[TVS].
Descrittivo diritto : Tête laurée de Tibère à droite (O*).
Traduzione diritto : “Tiberius Cæsar Divi Augusti Filius Augustus”, (Tibère César fils du divin Auguste, auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : PONTIF - MAXIM.
Descrittivo rovescio : Pax (la Paix) ou Livie assise à droite sur un siège décoré, tenant une branche d'olivier de la main gauche et de la droite un long sceptre.
Traduzione rovescio : “Pontifex Maximus”, (Grand pontife).
Commento
Poids léger. Monnaie fourrée. Comme pour le denier d'Auguste, cette pièce appartient à l'atelier impérial de Lyon et ce type de denier a circulé pendant pratiquement un siècle. Il se rencontre très souvent avec des monnaies gauloises de la phase terminale dans les fouilles archéologiques. C’est la monnaie romaine la plus courante en Gaule pour les Julio-Claudiens. La cinquième émission se caractérise par un socle représenté par une seule ligne et les pieds du siège sont ornés de fleurons ; les pieds de Livie reposent sur un tabouret, invisible sur notre exemplaire ; au droit, les rubans de la couronne de type 3 retombent en petites ondulations, le portrait reste réaliste.
Lightweight. Filled coin. As with the Augustan denarius, this coin belongs to the imperial mint of Lyon and this type of denarius circulated for almost a century. It is very often found with Gallic coins from the late phase in archaeological excavations. It is the most common Roman coin in Gaul for the Julio-Claudians. The fifth issue is characterized by a base represented by a single line and the legs of the seat are decorated with fleurons; Livia's feet rest on a stool, invisible on our example; on the obverse, the ribbons of the type 3 crown fall in small waves, the portrait remains realistic
Lightweight. Filled coin. As with the Augustan denarius, this coin belongs to the imperial mint of Lyon and this type of denarius circulated for almost a century. It is very often found with Gallic coins from the late phase in archaeological excavations. It is the most common Roman coin in Gaul for the Julio-Claudians. The fifth issue is characterized by a base represented by a single line and the legs of the seat are decorated with fleurons; Livia's feet rest on a stool, invisible on our example; on the obverse, the ribbons of the type 3 crown fall in small waves, the portrait remains realistic
Cronistoria
TIBERIO
(19/08/14-16/03/37)
Augusto
Tiberio, figlio di Tiberio Claudio Nerone e Livia, nacque il 16 novembre 42 a.C.. -VS. Suo padre, luogotenente di Cesare durante la guerra di Alessandria (48-47 a.C. -VS. ), poi si è avvicinato ad Antoine. Octave rapì Livia, la madre di Tiberio, e la sposò nel 38 a.C. -VS. mentre è incinta di Nerone Druso. A complicare ulteriormente l'albero genealogico dei Giulio-Claudi, Tiberio dovette divorziare da Vipsania per sposare Giulia, figlia di Augusto, vedova di Agrippa (12 a.C.).. -VS. ). Dopo averlo scelto come erede, Augusto gli preferisce i nipoti e Tiberio va quindi in esilio a Rodi.. Dopo un tentativo di complotto di Julie, Tibère divorzia da lei e non la rivedrà mai più.. Nel 4 Augusto adotta Tiberio che gli succede nel 14. Il suo regno durerà 23 anni. Germanico, che non gli piaceva, morì nel 19. Perse il figlio Druso nel 23, assassinato dalla moglie, Livilla, con l'aiuto del prefetto del Pretorio, Séjan, suo amante, che mantenne il potere fino al 31. Denunciato per i suoi crimini dalla cognata, Antonia, Séjan viene giustiziato. Tiberio si ritirò a Capri dall'anno 27, morì, forse assassinato, nel 37 e gli succedette il pronipote Caligola, pronipote di Augusto.
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