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v41_1560 - TESORO DI BRIDIERS (CREUSE) Drachme au lion et à l’échassier

TESORO DI BRIDIERS (CREUSE) Drachme au lion et à l’échassier q.BB
MONNAIES 41 (2009)
Prezzo di inizio : 280.00 €
Valutazione : 500.00 €
Prezzo realizzato : 382.00 €
Numero di offerte : 3
Offerta maxima : 382.00 €
Tipo : Drachme au lion et à l’échassier
Data: IIIe - IIe siècles avant J.-C.
Metallo : argento
Diametro : 17 mm
Asse di coniazione : 8 h.
Peso : 3,30 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie sur un flan régulier, relativement large et épais. Droit très légèrement décentré mais aux reliefs bien nets. Revers de frappe un peu molle, mais centrée, avec le type complet. Épaisse patine gris foncé
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête d’Apollon laurée à droite.

Rovescio


Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Animal hybride dérivé du lion des drachmes de Marseille ; un échassier à droite, posé sur son dos, avec une étoile au-dessus de la queue du lion.

Commento


Ce type précis est très rare ; un exemplaire inédit a été publié par A. Deroc dans le C.N. pages 252-255 en 1979. Malgré une mauvaise qualité de photographie à l’époque, l’exemplaire proposé ici semble être issu du même coin de droit.
Ce type a curieusement été oublié dans le Tome III du Nouvel Atlas, qui ne reprend qu’une autre variété inédite (DT. 3307B) proche de cette monnaie mais avec un cercle inscrit dans un quadrilatère derrière l’échassier. Le Tome IV reprend une monnaie oubliée de cette série, pourtant illustrée dans le LA TOUR (BN. 2253), avec une tête à gauche et un annelet pointé au-dessus du lion.
Notre type de drachme manque donc toujours au Nouvel Atlas.
Après l’exemplaire publié par A. Deroc et le magnifique exemplaire n° 222 de la vente BURGAN du 26 juin 2004, cette monnaie semble être la troisième connue pour ce type à l’échassier et à l’étoile.

Cronistoria


TESORO DI BRIDIERS (CREUSE)

(III - II secolo a.C.)

Scoperto intorno al 1861 e descritto nelle Memorie della Società di Scienze Naturali e Archeologiche della Creuse nel 1862 da A.. Fillioux, questo tesoro porta anche i nomi di Trésor de Brède o de Breith. Bridiers, frazione di La Souterraine (Creuse), si trova al limite settentrionale del territorio di Lémovices e molto vicino ad altri due popoli; Pictons a ovest e Bituriges Cubi a nord. A. Fillioux descrive 36 monete, un numero molto vicino a quello degli esemplari attualmente conosciuti nei musei di Guéret (5 esemplari), dell'UOMO di Saint-Germain-en-Laye (22 esemplari) e del Gabinetto delle medaglie di Parigi (8 esemplari). Se aggiungiamo le copie riportate in antiche collezioni private e se consideriamo le dotazioni originarie di Guéret (8 copie) e M.. A. NON. (29 copie), possiamo essere sicuri che la scoperta comprendeva più di 36 monete e probabilmente più di 50. Le monete sono in argento di ottima qualità e il peso medio di 76 esemplari (senza incidenti sformati) provenienti da questa bottega è di grammi 4,33, siamo infatti in presenza di dracme. Nonostante l'uso di questo standard monetario, queste monete non sono greche e nonostante la scelta dei prototipi iniziali, non sono né Massaliote né Emporitan. L'iconografia si ispira a importanti serie monetarie; statere d'oro di Filippo II di Macedonia, pesanti dracme di Marsiglia, dracme di Emporia. Avremo così la possibilità di una classificazione che tenga conto dei rovesci ma è ovvio che quella di Simone Scheers in cinque tipi tenendo conto dei rovesci è perfettamente utilizzabile. Adrien de Longpérier, tra il 1862 e il 1864, sarà il primo ad indicare ad A. Fillioux la singolarità dei rovesci di queste monete. Va notato che gli incisori a stampo hanno dimostrato una certa indipendenza; siamo in presenza di scelte ispiratrici e non di imitazioni più o meno maldestre. La trattazione di questi diversi temi utilizzerà anche un certo numero di simboli, il più notevole dei quali sarà il calderone, oggetto eminentemente celtico..

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