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brm_716820 - SETTIMIO SEVERO Sesterce

SETTIMIO SEVERO Sesterce BB/q.BB
250.00 €
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Tipo : Sesterce
Data: 194
Nome della officina / città: Roma
Diametro : 27,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 20,83 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie idéalement centrée présentant un très joli portrait de Septime Sévère. Patine marron
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : L SEPT SEV PE - RT AVG IMP III.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Septime Sévère à droite (O*).
Traduzione diritto : "Lucius Septimus Severus Pertinax Augustus Imperator tertium" (Lucius Septime Sévère Pertinax Auguste acclamé empereur trois fois).

Rovescio


Titolatura rovescio : VICT AVG TR P II - COS II.
Descrittivo rovescio : Victoria (La Victoire) marchant à droite, tenant une couronne de la main droite et une palme de la gauche.
Traduzione rovescio : "Victoria Augusti Tribunicia Potestas secundum Consul secundum" (La Victoire de l'Auguste détenteur de la Puissance Tribunicienne pour la deuxième fois Consul pour la deuxième fois).

Cronistoria


SETTIMIO SEVERO

(13/04/193-4/02/211)

Settimio Severo nacque nel 146 a Leptis Magna in Africa (Libia). Dopo una brillante carriera militare sotto i regni di Marc Aurèle e Commodo, fu console suffetto nel 185. Alla morte di Pertinace era governatore dell'Alta Pannonia. Acclamato imperatore il 13 aprile 193, eliminò rapidamente Dide Julien, suo compatriota (28 giugno), e associò Albin al potere come Cesare prima di combattere Pescennius Niger in Oriente. Nel 195 entrò fittiziamente nella famiglia Antonina venendo adottato post mortem. Sconfigge e giustizia il Niger e conduce una brillante campagna in Arabia. Nel 197 si sbarazzò del suo ultimo avversario, Albin, che si proclamò augusto. Severo prepara la costituzione della sua dinastia dando il titolo di Augusta a Giulia, sua moglie, nel 194, di Cesare a Caracalla, nel 196, poi di Augusto nel 198 quando Geta, suo secondogenito, diventa Cesare. Sévère trascorrerà quindici anni a consolidare i confini dell'Impero ottenendo numerose vittorie sui Parti (197-198), poi in Africa (207) e, infine, in Bretagna (208-211), dove morì..

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