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v41_1111 - MASSIMIANO ERCOLE Follis

MASSIMIANO ERCOLE Follis q.SPL/SPL
MONNAIES 41 (2009)
Prezzo di inizio : 110.00 €
Valutazione : 180.00 €
Prezzo realizzato : 160.00 €
Numero di offerte : 2
Offerta maxima : 210.00 €
Tipo : Follis
Data: 297
Nome della officina / città: Proconsulaire, Carthage
Metallo : billone
Diametro : 27 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 8,56 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 2e
Emission: 2e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan bien centré des deux côtés. Beau portrait expressif. Très joli revers, bien venu à la frappe. Patine grise avec des reflets métalliques
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de MONNAIES V, n° 447

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Maximien Hercule à droite (O*).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Pius Felix Augustus”, (L’empereur Maximien pieux heureux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : FELIX AD-VENT AVGG NN/ -|-// PKS.
Descrittivo rovescio : L'Afrique debout à gauche, coiffée de la dépouille d'éléphant, drapée, tenant de la main droite un labarum et de la gauche, une défense d'éléphant ; à ses pieds à gauche, la dépouille d'un lion.
Traduzione rovescio : “Felix Adventui Augustorum”, (l'Heureuse arrivée de nos augustes).

Commento


Poids léger. Avec son argenture superficielle. Rubans de type 2 aux extrémités bouletées.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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