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brm_674548 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus BB
75.00  €
-10%
Prix promo : 67.50 €
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Tipo : Follis ou nummus
Data: 294
Nome della officina / città: Héraclée
Metallo : rame
Diametro : 27 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 8,68 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan bien centré des deux côtés à l’usure régulière. Belle patine verte
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Maximien Hercule à droite (O*).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Aurelius Maximianus Pius Felix Augustus”, (L'empereur césar Marc Aurèle Maximien pieux et heureux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : GENIO POPV-L-I ROMANI/ -|-// H.
Descrittivo rovescio : Genius (le Génie) debout de face, coiffé du modius, le manteau sur l'épaule gauche, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la main gauche.
Legenda rovescio : G.
Traduzione rovescio : “Genio Populi Romani”, (Le Génie du Peuple romain).

Commento


Poids léger. Rubans de type 1 aux extrémités bouletées. Césure de légende de revers inhabituelle. Première émission de l’atelier que nous présentons pour la première fois à la vente.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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