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v21_3432 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus SPL/q.SPL
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 450.00 €
Valutazione : 1 000.00 €
lotto invenduto
Tipo : Follis ou nummus
Data: 294
Nome della officina / città: Trèves
Metallo : rame
Diametro : 27,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 9,65 g.
Grado di rarità : UNIQUE
Emission: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Superbe portrait réaliste, taillé à la serpe. Flan large et complet. Faiblesse de frappe sur les légendes. Patine marron foncé
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de MONNAIES XIII, 30 juillet 2001, n° 1012

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS P AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Maximien Hercule à gauche (O*1).
Traduzione diritto : "Imperator Maximianus Pius Augustus", (L'empereur Maximien pieux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : GENIO POPV-LI ROMANI// TR.
Descrittivo rovescio : Genius (le Génie) debout à gauche, le manteau sur l'épaule gauche, coiffé du modius, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la main gauche.
Traduzione rovescio : “Genio Populi Romani”, (Au Génie du Peuple romain).

Commento


Semble complètement inédit et non répertorié pour la première émission. Manque à tous les ouvrages consultés.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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