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v21_3435 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus SPL
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 100.00 €
Valutazione : 150.00 €
Prezzo realizzato : 125.00 €
Numero di offerte : 3
Offerta maxima : 155.00 €
Tipo : Follis ou nummus
Data: 299-303
Nome della officina / città: Proconsulaire, Carthage (Carthago)
Metallo : rame
Titolo in millesimi : 20 ‰
Diametro : 28 mm
Asse di coniazione : 11 h.
Peso : 9,61 g.
Officine: 2e
Emission: 7e
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan large. Beau portrait. Patine marron avec des traces d’argenture
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Maximien à droite (O*).
Traduzione diritto : "Imperator Maximianus Pius Felix Augustus", (L’empereur Maximien pieux heureux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : SALVIS AVGG ET CAESS FEL KART// B.
Descrittivo rovescio : La déesse de Carthage drapée debout à gauche tenant une grappe de fruits dans chaque main.
Traduzione rovescio : "Saluis Augustoris et Caesaribus Felicitas Karthago" (la bienheureuse Carthage, pour le Salut des césars et des augustes).

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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