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v09_0523 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus MS
MONNAIES 9 (2000)
Prezzo di inizio : 182.94 €
Valutazione : 335.39 €
lotto invenduto
Tipo : Follis ou nummus
Data: été 307
Nome della officina / città: Proconsulaire, Carthage
Metallo : rame
Diametro : 25 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 7,08 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 1re
Emission: 4e
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan légèrement irrégulier. Très jolie patine de collection. Beau portrait de haut relief / Très joli revers de style fin et finement gravé
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS SEN AVG.
Descrittivo diritto : Tête laurée de Maximien Hercule à droite (O*).
Traduzione diritto : "Imperator Maximianus Senior Augustus", (L'empereur Maximien auguste senior).

Rovescio


Titolatura rovescio : CONSERVATO-RES - KART SVAE// PKA.
Descrittivo rovescio : Temple hexastyle de Carthage posé sur trois marches avec un fronton triangulaire décoré ; au centre statue de Carthage debout de face, tournée à gauche, tenant des épis dans chaque main.
Traduzione rovescio : "Conservatores Karthaginis Suæ", (Les protecteurs de Carthage).

Commento


Poids lourd.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto II

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Aveva "fronte bassa, viso rugoso, naso a tromba, mento e collo spessi, barba ispida" secondo The Roman Emperors, op. cit., p.119. Questa descrizione ha poca somiglianza con i ritratti di argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Scelto da Diocleziano per assisterlo, fu prima Cesare, poi augusto dall'aprile 286. Era la Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino, al quale dà sua figlia Fausta in matrimonio. Massimiano è costretto ad abdicare alla conferenza di Carnuntum dell'11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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