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v27_0180 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus q.SPL/SPL
MONNAIES 27 (2006)
Prezzo di inizio : 200.00 €
Valutazione : 300.00 €
lotto invenduto
Tipo : Aurelianus
Data: automne 287 - automne 289
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 21 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,81 g.
Grado di rarità : R3
Officine: 2e
Emission: 5e
Commenti sullo stato di conservazione:
Portrait inhabituel et exceptionnel de Maximien. Trace d’usure superficielle au droit. Flan légèrement ovale. Très beau revers, bien venu à la frappe. Patine avec des reflets mordorés. Infimes traces d’oxydation au droit
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C MAXIMIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié et cuirassé de Maximien Hercule à gauche, vu de trois quarts en avant, une haste sur l’épaule droite et tenant un bouclier de la main gauche (F1).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Maximianus Augustus”, (L'empereur césar Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : HERCVLI INVICTO AVGG/ S|-// -.
Descrittivo rovescio : Hercule nu debout à gauche, tenant un globe nicéphore de la main droite et la léonté enroulée autour du bras gauche, s'appuyant sur sa massue.
Traduzione rovescio : “Herculi Invicto Augustorum”, (À l’Hercule invincible des augustes).

Commento


Avec l’intégralité de son argenture. Cuirasse cloutée. Bouclier pointé. Mêmes coins que l’exemplaire du Cabinet des médailles de la BnF, AF 13.531, Bastien n° 189a, pl. XIII et que l’exemplaire du Gabinetto numismatico du Castello Sforzeco de Milan, collection P. Gerin, Bastien n° 189b, pl. XIII. Même coin de revers que l’exemplaire du Musée des Beaux-Arts de Lyon, Bastien n° 189c, pl. XIII. C’est le quatrième exemplaire publié avec un coin de droit et deux coins de revers. Prendra le numéro 189d dans le Supplément III du Bastien.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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