brm_237897 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus
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Articolo venduto sul nostro negozio (2015)
Prezzo : 50.00 €
Articolo venduto sul nostro negozio (2015)
Prezzo : 50.00 €
Tipo : Aurelianus
Data: c. 290
Nome della officina / città: Antioche
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 21,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,84 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 4e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire idéalement centré. Joli portrait. Revers bien venu à la frappe. Patine vert foncé
Diritto
Titolatura diritto : IMP C M AVR VAL MAXIMIANVS P F AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié et cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en avant (B).
Traduzione diritto : "Imperator Cæsar Marcus Aurelius Valerius Maximianus Pius Felix Augustus", (L’empereur césar Marc Aurèle Maximien pieux heureux auguste).
Rovescio
Titolatura rovescio : IOV ET HERCV CONSER AVGG/ (CROISSANT)/ (DELTA)// XXI.
Descrittivo rovescio : Jupiter et Hercule debout face à face. Jupiter debout à gauche, tourné à droite, nu, le manteau flottant sur l’épaule, tenant un long sceptre vertical de la main gauche et un globe de la main droite. Hercule est debout à droite, tourné à gauche, nu, tenant une victoriola de la main droite et la massue de la main gauche, la léonté enroulée sur le bras.
Traduzione rovescio : “Iovi et Herculi Conservatori Augustorum”, (À Jupiter et Hercule protecteurs des augustes).
Cronistoria
MASSIMIANO ERCOLE
(10/12/285-02/310)
Augusto I
Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.
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