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brm_223768 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus BB
105.00 €
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Tipo : Aurelianus
Data: 291
Nome della officina / città: Siscia
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 21,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,47 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan ovale, parfaitement centré des deux côtés. Portrait à l’usure régulière. Joli revers bien venu à la frappe. Très belle patine vert olive
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Exemplaire provenant de la collection A-M Schmitt-Cadet

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M A VAL MAXIMIANVS P AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié et drapé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en arrière (A21).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Aurelius Valerius Maximianus Pius Augustus”, (L'empereur césar Marc Aurèle Valère Maximien pieux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VICTORIA A-VGG/ A// .XXI..
Descrittivo rovescio : Dioclétien et Maximien Hercule debout face à face ; Dioclétien est debout à gauche et tend un globe nicéphore à Maximien lequel tient un sceptre transversal de la main gauche ; les deux empereurs sont vêtus militairement.
Traduzione rovescio : “Victoria Augustorum”, (La Victoire des augustes).

Commento


Sans argenture superficielle. Rubans de type 3 aux extrémités bouletées. Ptéryges invisibles sous le paludamentum.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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