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v21_3424 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus SPL
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 100.00 €
Valutazione : 150.00 €
lotto invenduto
Tipo : Aurelianus
Data: printemps 290/291
Nome della officina / città: Gaule, Lyon (Lugdunum)
Metallo : billone
Diametro : 23 mm
Asse di coniazione : 7 h.
Peso : 3,98 g.
Officine: 3e
Emission: 7e
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan large et complet des deux côtés avec les grènetis visibles. Avec toute son argenture. Très beau portrait. Joli revers
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié consulaire à gauche, tenant le scipio de la main droite, vu de trois quarts en avant (H2).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Augustus”, (L’empereur Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : SALVS - A-VGG //C.
Descrittivo rovescio : Salus (La Santé) debout à droite, tenant une patère de la main droite et nourrissant un serpent qu'il tient dans sa main gauche.
Traduzione rovescio : “Salus Augustorum”, (La Santé des augustes).

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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