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v21_3419 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus SPL
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 120.00 €
Valutazione : 180.00 €
lotto invenduto
Tipo : Aurelianus
Data: automne 287/automne 289
Data: 287-289
Nome della officina / città: Gaule, Lyon (Lugdunum)
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 22 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,88 g.
Emission: 5e
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan large. Beau portrait sur un flan légèrement taché. Avec son argenture superficielle. Beau revers pour ce type de haut relief
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de MONNAIES XIII, 30 juillet 2001, n° 984

Diritto


Titolatura diritto : IMP C MAXIMIANVS P AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié, casqué et cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en avant (C).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Maximianus Pius Augustus”, (L’empereur césar Maximien pieux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VIRTVTI AVGG.
Descrittivo rovescio : Hercule nu debout à droite, étranglant le lion de Némée ; à ses pieds derrière lui, sa massue.
Traduzione rovescio : “Virtuti Augustorum”, (À la Virilité des augustes).

Commento


Très beau buste avec un pan de paludamentum visible sur la cuirasse.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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