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brm_790145 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus MS/SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2023)
Prezzo : 240.00 €
Tipo : Aurelianus
Data: 20 novembre - 31 décembre
Data: 293
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 21,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 4,06 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle sur flan épais et bien centré des deux côtés. Superbe buste, finement détaillé. Patine gris foncé avec une partie de l’argenture superficielle
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié consulaire de Maximien Hercule à gauche, vu de trois quarts en avant, tenant un scipio de la main droite (H2).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Augustus” (L’empereur Maximien auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VOTIS X/ -|-// -.
Descrittivo rovescio : Dioclétien et Maximien Hercule debout face à face, vêtus de la toge, sacrifiant au-dessus d’un trépied allumé, tenant ensemble une patère; Dioclétien tient un sceptre court de la main gauche ainsi que Maximien.
Traduzione rovescio : “Votis Decennalibus” (Vœux pour le dixième anniversaire).

Commento


Rubans de type 3 aux extrémités bouletées. Manteau consulaire richement ornementé.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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