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brm_687124 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus MS
280.00 €
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Tipo : Aurelianus
Data: printemps 290-291
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 22,5 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 3,65 g.
Officine: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Très bel exemplaire sur un flan idéalement centré des deux côtés. Superbe buste finement détaillé ainsi qu’un revers bien venu à la frappe. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié et cuirassé de Maximien Hercule à droite drapé sur l’épaule, vu de trois quarts en avant (B).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Augustus”, (Empereur Maximien Auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : SALVS - AVGG// C.
Descrittivo rovescio : Salus (la Santé) debout à droite, tenant une patère de la main gauche et nourrissant un serpent qu'elle tient de la main droite.
Traduzione rovescio : “Salus Augustorum”, (La Santé des Augustes).

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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