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brm_249562 - MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus

MASSIMIANO ERCOLE Follis ou nummus q.SPL
70.00 €
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Tipo : Follis ou nummus
Data: 303-305
Nome della officina / città: Trèves
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 20 ‰
Diametro : 27 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 10,27 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan large et ovale, parfaitement centré des deux côtés. Beau portrait expressif de Maximien Hercule. Joli revers de style fin, mais tréflé. Patine gris métallique avec des reflets dorés. Conserve une partie de son brillant de frappe
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP MAXIMIANVS P AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Constance Ier à droite, vu de trois quarts en avant (B*).
Traduzione diritto : “Imperator Maximianus Pius Augustus”, (L’empereur Maximien pieux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : GENIO POPV-LI ROMANI/ S|F// PTR.
Descrittivo rovescio : Genius (le Génie) debout à gauche nu, coiffé du modius, le manteau sur l'épaule, tenant de la main gauche une corne d'abondance et de la main droite une patère.
Traduzione rovescio : “Genio Populi Romani”, (Au Génie du Peuple romain).

Commento


Rubans de type 3. Cuirasse et épaulière cloutées. Ptéryges fines. Trace de tréflage au revers.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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