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brm_649225 - MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus

MASSIMIANO ERCOLE Aurelianus BB
195.00 €
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Tipo : Aurelianus
Data: printemps - été
Data: 287-289
Nome della officina / città: Lyon
Metallo : billone
Titolo in millesimi : 50 ‰
Diametro : 22 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,43 g.
Grado di rarità : R3
Officine: 2e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan bien centré des deux côtés à l’usure régulière, mais flan taché des deux côtés. Patine grise avec des reflets métalliques

Diritto


Titolatura diritto : IMP C VAL MAXIMIANVS P AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié, drapé et cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en avant (A).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Valerius Maximianus Pius Augustus”, (L'empereur césar Valère Maximien pieux auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : VIRTVTI AVGG/ S|-// -.
Descrittivo rovescio : Hercule nu debout à droite, s’appuyant de sa main droite sur sa massue avec la léonté enroulée autour, posée sur un roc, la main gauche appuyée sur sa hanche.
Traduzione rovescio : “Virtus Augustorum”, (La Virilité des augustes).

Commento


Avec son argenture superficielle. Rubans de type 3. Ptéryges invisibles sous le paludamentum. Seulement deux exemplaires signalés sans liaison de coin avec notre exemplaire. C’est le troisième exemplaire signalé. Prendra le n° 192c dans le Supplément III du Bastien.

Cronistoria


MASSIMIANO ERCOLE

(10/12/285-02/310)

Augusto I

Massimiano nacque a Sirmio intorno al 250. Ha "la fronte bassa, il viso rugoso, il naso a tromba, il mento e il collo spessi, la barba ispida" secondo "The Roman Emperors", op. cit., pag. 119. Questa descrizione non assomiglia tanto ai ritratti degli argentei, che sono stereotipati e non necessariamente riconoscibili. Viene scelto da Diocleziano per assisterlo. Fu prima Cesare, poi Augusto dall'aprile 286, e fu la fondazione della Diarchia. Maximien si stabilisce a Trèves e deve combattere contro le invasioni barbariche e l'usurpazione di Carausius in Bretagna. Nel 293, quando fu creata la Tetrarchia, fu assistito da Costanzo Cloro. Diocleziano costringe Massimiano ad abdicare il 1 maggio 305. Si risente della pensione e va a sostenere suo figlio Massenzio quando si impadronisce di Roma il 28 ottobre 306. Riprende il servizio come augusto nel 307 e aiuta Costantino a cui dà in sposa sua figlia Fausta . Massimiano è costretto ad abdicare al congresso di Carnuntum, 11 novembre 308. Riprende un'ultima volta la porpora all'inizio del 310 a Marsiglia prima di suicidarsi o essere assassinato.

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