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v21_2863 - MACRINO Tétradrachme syro-phénicien

MACRINO Tétradrachme syro-phénicien FDC
MONNAIES 21 (2004)
Prezzo di inizio : 450.00 €
Valutazione : 650.00 €
Prezzo realizzato : 450.00 €
Tipo : Tétradrachme syro-phénicien
Data: 217-218
Nome della officina / città: Laodicée, Syrie, Séleucie et Piérie
Metallo : billone
Diametro : 24 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 13,88 g.
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle pour ce type de monnayage sur un flan un peu court sur les légendes. Aigle de toute beauté au revers
N° nelle opere di riferimento :
Prieur 1180 (91 ex.)
Pedigree :
Cet exemplaire provient de ROME II, 1996, n° 37

Diritto


Descrittivo diritto : Tête laurée de Macrin à droite (O*).
Legenda diritto : AUT K M OP SEOU MAKRINOS SEB, (Autokratoros Kaisaros Markos Opellios Seouhros Makrinos Sebastos).
Traduzione diritto : (L’empereur césar Marc Opel Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Descrittivo rovescio : Aigle debout de face, les ailes déployées, la tête tournée à gauche, tenant une couronne dans son bec ; une étoile entre les pattes de l’aigle.
Legenda rovescio : DHMARC. - EX. UPATOS PP, (Dhmarcikhs Ex Upatos Patri Patridos).
Traduzione rovescio : (Revêtu de la puissance tribunitienne consul père de la patrie).

Commento


Autant on peut présumer que les graveurs des tétradrachmes syro-phéniciens étaient en général de culture artistique grecque, autant le style de Laodicée penche plutôt vers les Celtes.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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