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v23_0527 - MACRINO Sesterce, (MB, Æ 31)

MACRINO Sesterce, (MB, Æ 31) BB
MONNAIES 23 (2004)
Prezzo di inizio : 380.00 €
Valutazione : 550.00 €
Prezzo realizzato : 488.00 €
Numero di offerte : 3
Offerta maxima : 555.00 €
Tipo : Sesterce, (MB, Æ 31)
Data: 06-07/217
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Diametro : 31 mm
Asse di coniazione : 7 h.
Peso : 22,61 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 4e
Emission: 1er
Commenti sullo stato di conservazione:
Belle patine vert jade clair. Une rayure devant un beau portrait au droit. Faiblesse de frappe sur la légende au revers
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP CAES M OPEL SEV MACRINVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et cuirassé de Macrin à droite, vu de trois quarts en avant (B*).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Opellius Severus Macrinus Augustus”, (L'empereur césar Marc Opellius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : SALVS PVB-LICA// SC.
Descrittivo rovescio : Salus (la Santé) assise à gauche, tenant un sceptre long de la main gauche, une patère de la main droite et nourrissant un serpent enroulé autour d'un autel.
Traduzione rovescio : “Salus Publica”, (La Santé publique).

Commento


Poids léger.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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