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bpv_443074 - MACRINO Hexassaria

MACRINO Hexassaria BB
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2017)
Prezzo : 450.00 €
Tipo : Hexassaria
Data: c. 217-218
Nome della officina / città: Byzance, Thrace
Metallo : rame
Diametro : 32 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 16,07 g.
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan large, bien centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Beau portrait de Macrin
N° nelle opere di riferimento :
BMC.-  - GC.-  - Cop.-  - ACBP.  - Varbonov

Diritto


Descrittivo diritto : Buste lauré, drapé et cuirassé de Macrin à droite, vu de trois quarts en arrière (A*2).
Legenda diritto : AUT K M OPEL SEOU(UH) MAKREINOS AU.
Traduzione diritto : (Lempereur césar Marc Opollius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Descrittivo rovescio : Jupiter sous la forme d’un taureau galopant à gauche enlevant Europe assise à gauche, drapée son voile flottant au-dessus de la tête ; sous le taureau, un dauphin au-dessus des flots.
Legenda rovescio : BU-Z-A-NTIWN.
Traduzione rovescio : (de Byzance).

Commento


Trou de centrage visible de chaque côté. L’enlèvement d’Europe par Zeus (Jupiter) est un thème récurrent dans le monnayage grec et provincial. Europe est aussi un symbole pour la cité de Byzance, placée sur la côte européenne du Bosphore.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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