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v38_0713 - MACRINO Dupondius

MACRINO Dupondius q.BB
MONNAIES 38 (2009)
Prezzo di inizio : 350.00 €
Valutazione : 1 000.00 €
lotto invenduto
Tipo : Dupondius
Data: janvier - mars
Data: 218
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Diametro : 26 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 11,05 g.
Grado di rarità : R3
Emission: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan, parfaitement centré des deux côtés. Beau portrait. Exemplaire à l’usure importante, mais parfaitement lisible et identifiable. Épaisse patine vert noir
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP CAES M OPEL SEV MACRINVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste radié, drapé et cuirassé de Macrin à droite, vu de trois quarts en avant (A*).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Opellius Severus Macrinus Augustus”, (L’empereur césar Marc Opellius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : PONTIF MAX TR P - II/ -|-// COS II P P/ SC.
Descrittivo rovescio : Macrin, vêtu de la toge et tenant le scipio de la main droite couronné par la Victoire debout derrière lui dans un quadrige au pas à gauche.
Traduzione rovescio : “Pontifex Maximus Tribunicia Potestate iterum/ Consul iterum Pater Patriæ”, (Grand pontife revêtu de la deuxième puissance tribunitienne consul pour la deuxième fois père de la patrie).

Commento


Poids léger. Rubans de type 3. Ptéryges larges sous le paludamentum. Le seul exemplaire signalé provient de la vente Egger, 14 avril 1913, n° 1510. De la plus grande rareté.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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