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brm_316928 - MACRINO Denier

MACRINO Denier q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2023)
Prezzo : 280.00 €
Tipo : Denier
Data: octobre - décembre
Data: 217
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 19 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,68 g.
Grado di rarità : R1
Officine: 1re
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan ovale et irrégulier, bien centré des deux côtés avec les grènetis visibles. Très beau portrait de Macrin. Revers de style fin. Très jolie patine de collection ancienne avec des reflets mordorés
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M OPEL SEV - MACRINVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et drapé de Macrin à droite, vu de trois quarts en arrière (A*2).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Opellius Severus Macrinus Augustus”, (L’empereur césar Marc Opellius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : FIDES MILITVM.
Descrittivo rovescio : Fides (la Fidélité) drapée debout à gauche, tenant une enseigne militaire dans chaque main.
Traduzione rovescio : “Fides Militum”, (La Fidélité militaire).

Commento


Poids léger. Rubans de type 3. Ptéryges pratiquement invisibles sous le paludamentum. Ce type de buste semble beaucoup plus rare associé à ce revers.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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