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v25_0336 - MACRINO Denier

MACRINO Denier BB
MONNAIES 25 (2006)
Prezzo di inizio : 180.00 €
Valutazione : 300.00 €
Prezzo realizzato : 189.00 €
Numero di offerte : 3
Offerta maxima : 230.00 €
Tipo : Denier
Data: 03-06/218
Nome della officina / città: Roma
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 500 ‰
Diametro : 18 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 3,05 g.
Grado di rarità : R2
Emission: 3e
Commenti sullo stato di conservazione:
Beau portrait. Usure régulière, recouvert d’une fine patine grise
N° nelle opere di riferimento :

Diritto


Titolatura diritto : IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG.
Descrittivo diritto : Buste lauré et drapé de Macrin à droite vu de trois quarts en arrière (A21*).
Traduzione diritto : “Imperator Cæsar Marcus Opellius Severus Macrinus Augustus”, (L'empereur césar Marc Opellius Sévère Macrin auguste).

Rovescio


Titolatura rovescio : P M TR P II COS P P.
Descrittivo rovescio : Macrin drapé assis à gauche sur une chaise curule, tenant un globe de la main droite et un bâton de la main gauche.
Traduzione rovescio : “Pontifex Maximus Tribunicia Potestate iterum Consul Pater Patriæ”, (Grand pontife revêtu de la deuxième puissance tribunitienne consul père de la patrie).

Commento


Revers inhabituel de la dernière émission de l’atelier de Rome.

Cronistoria


MACRINO

(04/11/217-06/08/218)

Macrin nacque nel 164 a Cherchell in Mauretania. Non è un senatore, ma un cavaliere, di origine indigena (moresca). Procuratore della "res privata" (fondo privato dell'Imperatore) di Caracalla, divenne poi prefetto del Pretorio dal 212. Dopo l'assassinio di Caracalla l'8 aprile 217, fu acclamato imperatore l'11 aprile. Non verrà mai a Roma e rimane ad Antiochia. Divinizza Caracalla, ma esilia Giulia Domna, che si lascia morire. Prende il titolo di Severo per radunare a sé i sostenitori della famiglia Severiana e dà il prænomen di Antonino a suo figlio, Diadumeniano, promosso a Cesare. Mentre cerca di conciliare tutti, si imbatte nell'esercito, che manca Caracalla. I soldati squartati a Emesa proclamarono Eliogabalo il 16 maggio 218. Sconfitto a giugno, Macrino fuggì. Sentendo della morte di Diaduménien, cerca di suicidarsi gettandosi dal carro e viene ucciso dai suoi stessi soldati..

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