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v18_0451 - GIULIA DOMNA Moyen Bronze, dupondius ou as, (MB, Æ 25)

GIULIA DOMNA Moyen Bronze, dupondius ou as, (MB, Æ 25) SPL
SPL
MONNAIES 18 (2003)
Prezzo di inizio : 500.00 €
Valutazione : 900.00 €
Prezzo realizzato : 526.00 €
Numero di offerte : 2
Offerta maxima : 550.00 €
Tipo : Moyen Bronze, dupondius ou as, (MB, Æ 25)
Data: 198
Nome della officina / città: Roma
Metallo : rame
Diametro : 25 mm
Asse di coniazione : 5 h.
Peso : 11,43 g.
Grado di rarità : R2
Officine: 4e
Emission: 17e
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire de qualité exceptionnelle pour ce type de bronze avec une magnifique patine marron chocolat. Très beau portrait et un revers de haut relief. Flan large et complet des deux côtés
N° nelle opere di riferimento :
C.74 (3f.) - RIC.877  - BMC/RE.786  - H.2/315  - RCV.6441 (600$)
Pedigree :
Cet exemplaire provient d’une vieille collection des années 30

Diritto

Titolatura diritto : IVLIA - AVGVSTA.
Descrittivo diritto : Buste drapé de Julia Domna à droite, la chevelure en tresses ramenées derrière la tête (L).
Traduzione diritto : “Julia Augusta”, (Julia augusta).

Rovescio

Titolatura rovescio : HIL-A-RITAS/ S|C.
Descrittivo rovescio : Hilaritas (L'Allégresse) debout à gauche, tenant une longue palme de la main droite et une corne d'abondance de la gauche.
Traduzione rovescio : “Hilaritas”, (L'Allégresse).

Cronistoria

GIULIA DOMNA

(+217)

Augusta

Julia Domna è di Emesa in Siria e figlia del Sommo Sacerdote di Baal di Emesa. Settimio Severo la sposò intorno al 180. Lei gli diede due figli, Caracalla, nato a Lione nel 188, e Géta, nata nel 189. Fu proclamata Augusta nel 194, accompagnò l'Imperatore nei suoi viaggi e ricevette quindi il titolo di "Madre di i campi". Durante la spedizione in Bretagna fu reggente a Roma. Dopo la morte di Settimio Severo, ricevette nuove onorificenze, Madre del Senato e Madre della Patria, nonché i titoli di Pia Felix (pia e felice). Nel 212, Geta fu assassinato da suo fratello tra le braccia di Domna. Durante le spedizioni germaniche e partiche di Caracalla, Domna rimase a Roma. Dopo la morte del figlio, viene esiliata da Macrinus e muore poco dopo..

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