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v20_0963 - ITALIA - PRINCIPATO DI LUCCA E PIOMBINO - FELICE BACCIOCHI E ELISA BONAPARTE 5 franchi, grands bustes 1808 Florence

ITALIA - PRINCIPATO DI LUCCA E PIOMBINO - FELICE BACCIOCHI E ELISA BONAPARTE 5 franchi, grands bustes 1808 Florence BB
BB
MONNAIES 20 (2004)
Prezzo di inizio : 130.00 €
Valutazione : 180.00 €
Prezzo realizzato : 366.00 €
Numero di offerte : 9
Offerta maxima : 504.00 €
Tipo : 5 franchi, grands bustes
Data: 1808
Nome della officina / città: Florence
Quantità coniata : 174960
Metallo : argento
Titolo in millesimi : 900 ‰
Diametro : 37,5 mm
Asse di coniazione : 6 h.
Peso : 24,91 g.
Orlo : feuilletée
Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione:
Coup sur la tranche à dix heures au revers et sur le listel à trois heures au revers. Usure régulière mais les chevelures et le diadème sont bien détaillés. Exemplaire légèrement frotté mais recouvert d’une patine grise
N° nelle opere di riferimento :
VG.1480  - Dav.203  - DP.943  - P.254 a - G.4 a

Diritto

Titolatura diritto : FELICE ED ELISA PP. DI LUCCA E PIOMBINO..
Descrittivo diritto : Bustes accolés d'Élisa diadémée et drapée et de Félix tête nue à droite.
Traduzione diritto : (Félix et Élisa souverains de Lucques et Piombino).

Rovescio

Titolatura rovescio : PRINCIPATO DI LUCCA E PIOMBINO./ 5/ FRANCHI/ 1808.
Descrittivo rovescio : dans une couronne formée de deux branches d'olivier.
Traduzione rovescio : (Principauté de Lucques et Piombino).

Cronistoria

ITALIA - PRINCIPATO DI LUCCA E PIOMBINO - FELICE BACCIOCHI E ELISA BONAPARTE

(1805-1814)

Félix Bacciochi (18/05/1762-28/04/1841) è un connazionale corso di Napoleone. Sposò Elisa Bonaparte il 1 maggio 1797 (3/01/1777-7/08/1820). Elisa, sorella prediletta di Napoleone, fu la prima ad avere un principato il 26 giugno 1805. Prima Principessa di Piombino, ricevette poi il Principato di Lucca. Nel 1809 si aggiunse la gestione del Granducato di Toscana. Residente a Firenze, Elisa compie la sua missione e gestisce con cura i territori affidatile dal fratello. Nel 1814 dovette fuggire, rifugiandosi a Bologna, poi a Brünn durante i Cento giorni. Si ritirò a Trieste e vi morì nel 1820.

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