bga_384818 - GALLIA - GALLIA DELLO SETTENTRIONALE - ÆDUI (BIBRACTE, Regione dello Mont-Beuvray) Denier à l’oiseau - revers à l’étrier
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2017)
Prezzo : 250.00 €
Articolo venduto sul nostro negozio (2017)
Prezzo : 250.00 €
Tipo : Denier à l’oiseau - revers à l’étrier
Data: c. avant 52 AC.
Nome della officina / città: Autun (71)
Metallo : argento
Diametro : 12,5 mm
Asse di coniazione : 3 h.
Peso : 1,94 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Denier sur un flan un peu court et ovale, avec un droit de frappe molle mais un revers plus net. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête à droite, les cheveux en cinq mèches aux extrémités enroulées.
Rovescio
Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Cheval galopant à droite ; lyre au-dessous et roue à quatre rayons ou annelet au-dessus.
Commento
Bien que la BN conserve dix exemplaires de cette monnaie, ce type est très rare. Le seul autre exemplaire que nous ayons proposé à la vente était le n° 925 de MONNAIES 24 qui semblait
sortir du même coin de revers que l’exemplaire n° 456 du musée de Zurich.
Bien que classé avec les monnaies arvernes dans les catalogues de Lyon et de Zurich, la proximité avec le type à la lyre des Éduens nous semble justifier un rapprochement du monnayage éduen.
Although the National Library holds ten examples of this coin, this type is very rare. The only other example we offered for sale was number 925 of MONNAIES 24, which appeared to come from the same reverse die as number 456 in the Zurich Museum. Although classified with the Arverni coins in the Lyon and Zurich catalogues, the proximity to the Aedui lyre type seems to us to justify a connection with the Aedui coinage
sortir du même coin de revers que l’exemplaire n° 456 du musée de Zurich.
Bien que classé avec les monnaies arvernes dans les catalogues de Lyon et de Zurich, la proximité avec le type à la lyre des Éduens nous semble justifier un rapprochement du monnayage éduen.
Although the National Library holds ten examples of this coin, this type is very rare. The only other example we offered for sale was number 925 of MONNAIES 24, which appeared to come from the same reverse die as number 456 in the Zurich Museum. Although classified with the Arverni coins in the Lyon and Zurich catalogues, the proximity to the Aedui lyre type seems to us to justify a connection with the Aedui coinage
Cronistoria
GALLIA - GALLIA DELLO SETTENTRIONALE - ÆDUI (BIBRACTE, Regione dello Mont-Beuvray)
(II - I secolo a.C.)
Gli Aedui (Aedui), che si potrebbe tradurre come gli "Ardenti", furono certamente, dopo gli Arverni, il popolo più importante della Gallia. Il loro territorio si estendeva tra Senna, Loira e Saône sugli attuali dipartimenti di Saône-et-Loire, Nièvre, parte della Côte-d'Or e Allier. Occupavano una posizione strategica sulla linea di demarcazione tra il Mediterraneo, l'Atlantico e la Manica.. Gli Edui, eterni rivali degli Arverni, li avevano sostituiti dopo la fine dell'Impero Arverni e la sconfitta del 121 a.C.. -VS. Fedeli alleati dei romani dall'inizio della seconda guerra punica, quando Annibale attraversò la Gallia nel 218 a.C.. -VS. , è grazie alla loro alleanza che Domizio Enobarbo avrebbe potuto giustificare il suo intervento contro gli Allobrogi nel 121 a.C.. -VS. Non erano estranei all'intervento romano in Gallia e allo scoppio della guerra. Nel 58 a.C. -VS. , gli Edui si appellarono a Cesare perché li proteggesse dall'invasione sveva di Ariovisto che minacciava il loro territorio e poi ancora per contenere la spinta elvetica. Se il vergobret Liscus, magistrato principale degli Edui, rimase fedele all'alleanza romana, parte dell'oligarchia degli Edui si unì al campo gallico con Dumnorix e Divitiacos. Gli Edui rimasero fedeli all'alleanza romana durante la guerra, anche se Cesare stimò in trentacinquemila uomini gli Edui che parteciparono alla coalizione gallica.. Cesare non ce l'aveva con loro ed essi ricevettero direttamente la cittadinanza perché ritenuti "fratelli consanguinei dei Romani". Il loro oppidum era Bibracte (Mont-Beuvray), ma lo abbandonarono nel 15 a.C.. -VS. andare a fondare Augustodunum (Autun). Cesare (BG. I, 10, 33; VII, 32, 33); Strabone (g. VI, 3). Corta: 21, 46, 69-70, 187, 251, 348-349, 351, 359, 362, 364-365.
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