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bgr_494440 - CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme “au W”

CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme “au W” q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2022)
Prezzo : 550.00 €
Tipo : Tétradrachme “au W”
Data: c. IIe-Ier siècles AC.
Nome della officina / città: Atelier indéterminé
Metallo : argento
Diametro : 23,50 mm
Asse di coniazione : 7 h.
Peso : 13,13 g.
Grado di rarità : R3
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan ovale bien centré des deux côtés. Très belle tête de Zeus au droite. Revers stylisé mais encore de bonne facture. Très jolie patine de collection ancienne avec des reflets dorés
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Cet exemplaire provient de la collection du docteur Thierry de Craeker et de MONNAIES 59, N° 43

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête barbue et laurée de Zeus à droite.

Rovescio


Titolatura rovescio : W.
Descrittivo rovescio : Cavalier au pas à gauche.

Commento


Nous pourrions avoir affaire à un prototype du type au cavalier au W. Au droit , la tête de Philippe est encore de bon style. Seule la couronne de laurier proéminente permet de savoir que nous sommes en présence d’une imitation au droit. Pour le revers, il est plus difficile de distinguer un prototype. Nous avons l’impression que le graveur a simplement transposé le type classique à gauche. Seule la lettre du revers (W ou VV) permet d’identifier le type.

Cronistoria


CELTI DEL DANUVIO

(III-I secolo a.C.)

Sotto questo titolo vengono generalmente raggruppate tutte le monete che non hanno una precisa attribuzione. A volte viene offerto il termine "Celti orientali". Dopo che i Celti saccheggiarono Delfi e si diffusero attraverso la Grecia e l'Asia Minore, sequestrarono una notevole quantità di bottino, grazie al loro saccheggio. I re ellenistici, Diadoques o Epigones, li usavano come mercenari nei loro eserciti dove il salario medio era normalmente uno statere d'oro corrispondente a cinque tetradramme di standard attico o venti dramme. I prototipi che rappresentavano la testa di Zeus con un cavaliere furono ampiamente copiati e imitati nei Balcani, nella Macedonia settentrionale e in Tracia. La fase finale della monetazione avviene alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C. dove non ci sono tracce del dritto e del rovescio così come leggende più di una faccia bombata di una moneta praticamente liscia su entrambi lati.

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