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bga_637966 - CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme “au cavalier et à la couronne”

CELTI DEL DANUVIO Tétradrachme “au cavalier et à la couronne” q.SPL
non disponibile.
Articolo venduto sul nostro negozio (2021)
Prezzo : 750.00 €
Tipo : Tétradrachme “au cavalier et à la couronne”
Data: c. IIe-Ier siècles AC.
Metallo : argento
Diametro : 25 mm
Asse di coniazione : 9 h.
Peso : 12,94 g.
Grado di rarità : R3
Slab
slab NGC
NGC :
Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan parfaitement centré des deux côtés. Belle tête stylisée de Zeus au droit. Revers énigmatique. Belle patine de collection ancienne avec des reflets dorés
N° nelle opere di riferimento :
Pedigree :
Exemplaire sous coque NGC XF (Strike 4/5 et Surface 4/5)

Diritto


Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête barbare laurée et barbue de Zeus à droite, grènetis ; le visage est bombé et la barbe proéminente ; grènetis circulaire.

Rovescio


Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Cavalier nu au pas à droite, tenant une palme de la main droite ; derrière le cavalier, un oiseau ; un rameau sous le cheval.

Commento


La volute placée derrière le cavalier est en fait un oiseau et une déformation d’un casque à cimier ou les restes d’une couronne. En revanche, le type trouve bien son inspiration dans le monnayage de Philippe II de Macédoine après 348 avant J.-C. Le rameau placé sous le cheval est particulier et rappelle certains revers de Philippe II.

Cronistoria


CELTI DEL DANUVIO

(III-I secolo a.C.)

Sotto questo titolo vengono generalmente raggruppate tutte le monete che non hanno una precisa attribuzione. A volte viene offerto il termine "Celti orientali". Dopo che i Celti saccheggiarono Delfi e si diffusero attraverso la Grecia e l'Asia Minore, sequestrarono una notevole quantità di bottino, grazie al loro saccheggio. I re ellenistici, Diadoques o Epigones, li usavano come mercenari nei loro eserciti dove il salario medio era normalmente uno statere d'oro corrispondente a cinque tetradramme di standard attico o venti dramme. I prototipi che rappresentavano la testa di Zeus con un cavaliere furono ampiamente copiati e imitati nei Balcani, nella Macedonia settentrionale e in Tracia. La fase finale della monetazione avviene alla fine del II secolo o all'inizio del I secolo a.C. dove non ci sono tracce del dritto e del rovescio così come leggende più di una faccia bombata di una moneta praticamente liscia su entrambi lati.

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