bgr_976427 - CALABRIA - TARENTUM Nomos, statère ou didrachme
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Tipo : Nomos, statère ou didrachme
Data: c. 281-228 AC.
Nome della officina / città: Tarente, Calabre
Metallo : argento
Diametro : 18 mm
Asse di coniazione : 12 h.
Peso : 7,16 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Monnaie centrée. Joli portrait. Fine usure régulière. Patine grise
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Descrittivo diritto : Tête de nymphe à gauche, les cheveux retenus par un diadème et une sphendoné.
Rovescio
Descrittivo rovescio : Cavalier nu au pas à gauche, couronnant son cheval ; petit dauphin à droite sous le cavalier.
Legenda rovescio : TA
Commento
La tête au droit rappelle certains didrachmes de Naples frappés entre 340 et 241 avant J.-C. Au revers, c’est le cavalier et non pas Taras qui symbolise Tarente.
The head on the obverse recalls certain didrachms from Naples struck between 340 and 241 BC. On the reverse, it is the rider and not Taras who symbolizes Tarentum.
The head on the obverse recalls certain didrachms from Naples struck between 340 and 241 BC. On the reverse, it is the rider and not Taras who symbolizes Tarentum.
Cronistoria
CALABRIA - TARENTUM
(272-235 a.C.)
Autonomia - Prima alleanza con il Romani
Taranto, fondata intorno al 706 aC dai Partenopei, fu l'unica colonia di Sparta. Secondo la mitologia, Taras era figlio di Poseidone e della ninfa Satira. Fu salvato durante un naufragio da un delfino che lo depositò vicino alla città futura e la leggenda TAPAS designa la città. Dopo la partenza di Pirro, Taranto si sottomise a Roma. Sotto la guida del Console Spurio Carvilio Massimo, Taranto divenne una città alleata di Roma. Dopo la sconfitta del 272 a.C. conobbe un grande periodo di prosperità che durò fino alla seconda guerra punica (221-202 a.C.).
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