v28_0658 - GALLIA - BELGICA - BELLOVACI (Regione di Beauvais) Bronze au lion
MONNAIES 28 (2007)
Prezzo di inizio : 150.00 €
Valutazione : 250.00 €
Prezzo realizzato : 190.00 €
Numero di offerte : 3
Offerta maxima : 190.00 €
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Tipo : Bronze au lion
Data: c. 50-25 AC.
Nome della officina / città: Beauvais (60)
Metallo : bronzo
Diametro : 18,4 mm
Asse di coniazione : 5 h.
Peso : 2,64 g.
Grado di rarità : R2
Commenti sullo stato di conservazione:
Flan large, légèrement irrégulier. Belle patine verte, surtout au droit. Revers avec une faiblesse de frappe et légèrement décentré
N° nelle opere di riferimento :
Diritto
Titolatura diritto : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo diritto : Tête barbue à droite, les mèches bouletées et éparses de chaque côté du visage, en forme de champignon.
Rovescio
Titolatura rovescio : ANÉPIGRAPHE.
Descrittivo rovescio : Lion androcéphale bondissant à gauche, barbu, le corps efflanqué ; devant, deux annelets pointés superposés.
Commento
Cet exemplaire est de flan particulièrement large. Une homotypie de contiguïté lie les bronzes au coq type LT. 8584 et le bronze au lion type LT. 8580 comme le faisait déjà remarquer L.-P. Delestrée dans son article de la Revue Numismatique en 1980, en contradiction aujourd’hui avec ses conclusions dans le “Nouvel atlas” publié en 2002.
This example has a particularly wide flank. A homotypy of contiguity links the bronzes with the rooster type LT. 8584 and the bronze with the lion type LT. 8580 as already noted by L.-P. Delestrée in his article in the Revue Numismatique in 1980, in contradiction today with his conclusions in the “New Atlas” published in 2002
This example has a particularly wide flank. A homotypy of contiguity links the bronzes with the rooster type LT. 8584 and the bronze with the lion type LT. 8580 as already noted by L.-P. Delestrée in his article in the Revue Numismatique in 1980, in contradiction today with his conclusions in the “New Atlas” published in 2002
Cronistoria
GALLIA - BELGICA - BELLOVACI (Regione di Beauvais)
(II - I secolo a.C.)
I Bellovaques, popolo della Gallia belga, occuparono l'attuale dipartimento dell'Oise. I loro vicini erano i Parisii, i Véliocasses, i Calètes, gli Ambiens ei Suession.. Cesare (BG. VII. 59) considera i Bellovaci come "il popolo più valoroso di tutta la Gallia". Prima delle guerre galliche, i Bellovaci erano stati alleati degli Edui. Nel 57 a.C. -VS. , furono gli artefici della rivolta dei popoli belgi, fornirono alla coalizione un contingente di sessantamila guerrieri, ma furono sconfitti e trovarono rifugio nel loro oppidum di Bratuspantium. Nel 52 a.C. -VS. , avevano promesso un contingente di diecimila uomini per l'esercito di soccorso. Hanno ritrattato, affermando di combattere i romani da soli. Alla fine, su preghiera di Commio, diedero alla coalizione duemila uomini. L'anno successivo, nel 51 a.C. -VS. , hanno preso per l'ultima volta il capo di una rivolta del popolo belga. Corréos, capo Bellovaque, guidò la sedizione per combattere i romani con gli Atrébates, gli Ambiens, gli Aulerques Éburovices, i Calètes e i Véliocasses. Con l'atrebate Commios, Correos incontrò gli eserciti romani ai confini dei paesi di Bellovaci e Suession.. Correos è stato ucciso, il che ha posto definitivamente fine alle ostilità.. Il principale oppidum dei Bellovaci era Bratuspantium che è difficile identificare con certezza con la città romana di Caesaromagus (Beauvais). Cesare. (BG. II, 4, 5, 10, 13, 14; V, 46; VII, 59, 75, 90; viii, 6, 7, 12, 14-17, 20-23, 38). Strabone (g. VI, 3-5). Plinio (HN. VI, 106). Tolomeo (g. II, 9). Kruta: 68, 351.
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